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domenica 21 dicembre 2014

Roccocò al Cioccolato

(Senza burro e uova)

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Finalmente riconosco la mia vera natura, una concentrazione di emozioni, pulsioni e passioni. Energia positiva che scorre nelle mie vene, le negatività le respingo dalla mia quotidianità, oggi cerco di affrontare i problemi con un sorriso. Mi sento davvero fortunata, in passato non mi rendevo conto di esserlo, indossavo un paio di occhiali con la gradazione sbagliata, vedevo tutto offuscato, ero confusa e non sapevo chi fossi veramente. Mi ero annullata per soddisfare le aspettative altrui ed ero intrappolata in un vortice infinito di infelicità. Ho iniziato a scavare dentro me stessa, con grande coraggio mi sono tuffata nel mare profondo dell’anima, nonostante non sapessi nuotare. Col tempo ho imparato a conoscermi, ad accettarmi ed ho incontrato una donna fragile come un cristallo ma la cui estrema purezza la rende ancor più rara e preziosa.

E’ un’esperienza meravigliosa prendersi cura di se stessi, medicare le proprie ferite, premiarsi…non sono mai stata così innamorata di nessuno, è un’emozione completamente nuova per me. Non c’è nulla di egoistico nel volersi bene, bensì è il punto di partenza per riuscire ad amare anche gli altri.

E visto che mi voglio tanto bene, ieri ho preparato dei biscotti che mi riportano nella mia terra, preparati con ingredienti semplici e senza burro e uova. La ricetta originale non prevede il cacao ma è stata un’ottima idea perché si abbina perfettamente con le mandorle. I Roccocò devono essere duri, croccanti al morso, per questo motivo vanno prima inzuppati nel vino o nel liquore, io personalmente li preferisco nel latte e caffè. Mhhh…vi assicuro che sono una specialità! E detto questo non mi resta che augurarvi un felice e sereno Natale!!!!

Difficoltà media

Tempo di preparazione: 15 minuti

Tempo di cottura: 60 minuti circa

Dosi per 20 Roccocò (lunghi 10 cm e larghi 1-2 cm)

Ingredienti:

  • 470 g di farina “00”
  • 30 g di cacao amaro in polvere
  • 450 g di zucchero semolato
  • ½ bicchiere circa di acqua fredda
  • 1 cucchiaio di olio
  • 200 g di mandorle
  • Noce moscata in polvere, a piacere
  • Cannella in polvere, a piacere
  • Buccia grattugiata di un’arancia
  • 2 g di carbonato di ammonio
  • Un pizzico di sale

Preparazione:

  1. Tritate grossolanamente 100 g di mandorle, i restanti 100 g li userete interi.
  2. In una terrina capiente, versate tutti gli ingredienti ed impastate con le mani. La quantità d’acqua è variabile, aggiungetene poca per volta in modo da avere un impasto morbido ma non troppo appiccicoso.
  3. Dividete l’impasto a metà e create due filoncini lunghi 15 cm e larghi 2-3 cm. IMG_20141221_160911
  4. Infornate a 200 gradi C per 7 minuti, poi abbassate la temperatura del forno a 180 °C. Dopo 30 minuti, tagliate i filoncini in tante fette larghe 2 cm. Rimettete i biscotti in forno per altri 20 minuti.

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Questi biscotti si conservano per moltissimo tempo, per mantenerli fragranti teneteli in un contenitore con chiusura ermetica.

Di nuovo, BUON NATALE!!!

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domenica 30 novembre 2014

Scialatielli mare e monti

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Da domani entriamo nel mese di dicembre ed inizierò a fare il conto alla rovescia per il giorno in cui rivedrò i miei affetti più cari, e mi si scalda il cuore… Dei natali passati ricordo solo una grande sofferenza mascherata da una forzata allegria, natali in cui mi sono sentita fragile come un granello di vetro schiacciato da una roccia. Come scrisse Montale “il mal di vivere ho incontrato”, eppure sono ancora in piedi, credo che qualcuno lassù mi ha protetta e mi ha dato una seconda possibilità. Questo Natale pertanto voglio che sia all’insegna dell’amore verso me stessa e per le persone che mi sono state accanto. Primo tra tutti c’è Stefano, mio marito, un uomo che ha dimostrato di amarmi profondamente, nonostante le mie inquietudini. Non ho parole per ringraziarlo abbastanza e voglio godere appieno con lui questo momento di rinascita.

Le festività natalizie le trascorreremo sulla mia cara isoletta. Mio padre sta già preparando il presepe, tutti gli anni costruisce da solo le case, le montagne, le mura, e cerca di riprodurre la Ischia di una volta. Già immagino mio padre che chiederà a mia madre se gli piace il presepe e lei, come da copione, risponderà “Antò a me o’ presepio non mi piace!”. Poverello, io sono l’unica che gli da soddisfazione in casa Serpico e se non avessi impegni lavorativi scenderei giù per farlo insieme a lui, come quando ero bambina.

Ora vi chiederete cosa preparerò per la vigilia. In realtà non ho molti margini di scelta, mio fratello ci tiene alla Tradizione e così ogni anno mia zia si occupa dell’antipasto, tartine con il salmone e polipo all’insalata, ed io preparo gli spaghetti con le vongole. Quest’anno però è dedicato ai cambiamenti e vorrei proporre delle piccole varianti, voi che dite, riuscirò a convincerli?

Difficoltà: media

Tempi di preparazione e cottura: 45 minuti

Dosi per 10 persone

Ingredienti:

  • 1 kg di scialatielli freschi (reparto frigo del supermercato)
  • 2 kg e ½ di vongole fresche
  • 2 kg di funghi misti (congelati)
  • 2 spicchi di aglio
  • Olio extravergine di oliva, q.b.
  • Prezzemolo, 1 mazzetto
  • Sale, q. b.

Preparazione:

  1. Per le vongole: immergetele per un paio di ore in acqua fredda, in modo che rilascino la sabbia. Scolatele in uno scolapasta e sciacquatele più volte sotto l’acqua corrente. Nel frattempo, versate abbondante olio in una padella, fate soffriggere l’aglio e infine versate le vongole, coprite e fate cuocere per circa 5 minuti (giusto il tempo che le vongole si aprono). Quando le vongole si sono intiepidite, mettetene da parte una manciata per la decorazione del piatto finale, il resto sgusciatele. Vi consiglio di filtrare il sugo con un colino per essere sicuri che non ci siano residui di sabbia.
  2. Per i funghi: soffriggete in una padella l’aglio con l’olio. Aggiungete i funghi (congelati) e fate cuocere a fuoco coperto fino a quando non sono cotti, salate e togliete il coperto per fare asciugare.
  3. Unite alle vongole i funghi e mescolate in modo che il condimento sia omogeneo.
  4. Fate bollire l’acqua per la pasta, non mettete troppo sale perché le vongole . Versate gli scialatielli, scolate al dente e ripassate in padella con il sugo di vongole e funghi. A fuoco spento aggiungete il prezzemolo tritato e decorate i piatti con le vongole non sgusciate.

* Gli scialatielli sono un tipo di pasta molto simile ai pici toscani o ai lombrichelli, sono preparati semplicemente con acqua e farina.

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Altre tentazioni salate:

giovedì 16 ottobre 2014

Dundee Cake, torta tipica scozzese

(Scroll down for English version)

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Nessuno mi ha trasmesso l’interesse per il mondo anglosassone, eppure dai 12-13 anni ho iniziato a sviluppare autonomamente una forte passione per la lingua e la cultura soprattutto statunitense, poi con il tempo ho ampliato la mia conoscenza e il mio amore anche nei confronti del Regno Unito. Solo ora mi rendo conto che era il mio modo per evadere con la mente, viaggiavo con la fantasia verso luoghi sconosciuti dove avrei potuto iniziare una nuova vita. La mia camera era tappezzata di bandiere e fotografie, leggevo libri in lingua originale, ascoltavo i Beatles, gli U2 e i Rem. I miei coetanei mi vedevano come una ragazzina strana, affabile ma avvolta da un sottile velo di inquietudine. Sognavo di volar via leggera come un aquilone, le regole e il mio senso di responsabilità erano i fili che mi tenevano legata a terra. Non sono andata molto lontano perché con gli anni ho capito che scappare non sarebbe servito, che approdata in un’altra città avrei di nuovo sentito il fremito di fuggir via. La verità, forse, è che tutti noi sentiamo in certi momenti della vita il bisogno di allontanarci da ciò che ci fa star male, di staccare la spina della mente razionale per affrancarci dalla schiavitù dei pensieri negativi. Ormai ho imparato che la qualità della vita dipende soprattutto dalla qualità dei pensieri, e allora mi lascio andare, provo a dare libero sfogo alla fantasia per ricaricarmi di energia positiva. E così lo scorso weekend mi sono completamente immersa nella preparazione di una torta: la Dundee Cake. E’ una torta famosissima nel Regno Unito, si dice che sia stata creata dai pasticceri della regina Mary of Scots, la quale non gradiva le ciliegie che furono pertanto sostituite con altra frutta secca e disidratata. E’ un dolce molto ricco, dal sapore simile al panettone natalizio. Stranamente poi, col passare dei giorni è ancora più buona, addirittura si consiglia di mangiarla dopo una settimana. Gli uomini la possono accompagnare con un bicchierino di whisky, io sinceramente la preferisco con una tazza di tè nero.

(La ricetta fa parte del Libro “The Great British Book of Baking”, un souvenir del mio viaggio in Scozia)

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Ingredienti:

  • 275 g di farina “00”
  • Un pizzico di sale
  • ½ cucchiaino di lievito in polvere
  • 50 g di mandorle tritate o farina di mandorle
  • 225 g di burro ammorbidito (non fuso!)
  • 225 g di zucchero di canna
  • 4 uova di dimensioni medie
  • Buccia grattugiata di un limone
  • 1 cucchiaio di whisky
  • 350 g di uva passa
  • 250 g di frutti rossi disidratati
  • 50 g di frutta candita
  • 18 mandorle pelate

Preparazione:

  1. Preriscaldate il forno a 180 °C. Setacciate la farina 00, la farina di mandorle, il lievito, il sale e mettete da parte.
  2. Mettete il burro in una terrina e sbattete con lo zucchero. Aggiungete un uovo alla volta alternando con qualche cucchiaio del mix di farine. Aggiungete il whisky e la buccia grattugiata di limone.
  3. Aggiungete l’uva passa, i frutti rossi, la frutta candita e la farina rimanente. Versate il composto in una tortiera di 22 cm di diametro ricoperta con carta da forno. In superficie ponete in ordine circolare le mandorle pelate.
  4. Infornate la torta a 180 °C per 40 minuti, poi riducete la temperatura a 160 °C e fate cuocere per un’altra ora, o fino a che uno stuzzicadenti posto al centro della torta esce pulito. Ponete la torta su una gratella e fatela raffreddare completamente prima di toglierla dalla tortiera e rimuovere la carta da forno.

English Version

Ingredients:

  • 275 g plain flour
  • a pinch of salt
  • ½ teaspoon baking powder
  • 50 g ground almonds
  • 225 g unsalted butter, soft
  • 225 g light brown sugar
  • 4 medium eggs, at room temperature
  • Grated zest of a lemon
  • 1 tablespoon of whisky
  • 350 g sultanas
  • 250 g currants
  • 50 g chopped mixed candied peel
  • 18 blanched almond halves

Directions:

  1. Preheat the oven to 180 °C/350 °F/ gas 4. Sift the flour, the ground almonds, salt and baking powder and set aside.
  2. Beat the butter with the sugar until the mixture is pale and very light. Add gradually the eggs (beat well after each addition), alternating with the flour mixture.
  3. Fold in the sultanas, currants and chopped mixed candied peel, followed by the remaining flour. Spoon the mixture in a 22cm round deep cake tin lined with greaseproof paper. Press the almond halves on the cake in neat circles.
  4. Bake in the preheat oven for 40 minutes; reduce the oven temperature to 160 °C/ 320 °F/Gas 3 and bake for further 1 hour, or until a skewer inserted into the centre of the cake comes out clean. Stand the tin on a wire rack and leave until completely cold before turning out and removing the lining paper.

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venerdì 13 dicembre 2013

Ricette per dolci natalizi e biscotti

Ringraziare tutti coloro che mi hanno scritto è impossibile. Da quando ho reso pubblico la verità sulla mia malattia ho ricevuto tante dimostrazioni di affetto. Questa è la testimonianza che non siamo tutti egocentrici e individualisti, il mondo per fortuna è fatto anche di persone che oltre alla mente hanno un cuore.

Come posso contraccambiare? Non me la sento ancora di preparare un dolce, sono stata dimessa dalla clinica pochi mesi fa e piano piano sto imparando a far pace col cibo. E’ dura la vita fuori Villa Pia, non ho il supporto di nessuno ma nonostante tutto devo riconoscere a me stessa che ce la sto facendo. Di ricadute ce ne sono state, inutile negarlo ma fanno parte del percorso, mi hanno aiutato a capire cosa mi passa nella testa, come gestire le emozioni. Eh si, perché anche le emozioni cosiddette positive mi mettono in agitazione e la mia mente è abituata ad andare sempre lì, gira e rigira il pensiero torna al disturbo. Ma la maggior parte delle volte mi fermo e, scusate se lo urlo, in confronto all’anno scorso STO UNA FAVOLA!!! Ok la malattia c’è ancora ma la differenza è che prima mi consumava, mi stava letteralmente lacerando corpo e anima. Oggi la sua presenza è silenziosa, è un demone mite che ogni tanto si desta dal suo sonno e in quei momenti mi guardo dentro per capire cosa mi voglia comunicare.

Cosa è cambiato? Così tante cose che non basterebbe tutto il blog per elencarle. Chi mi ha conosciuto superficialmente forse non vede molte differenze, sono rimasta una dottoranda attenta precisa responsabile motivata bla bla bla. Ma nel mio intimo ho un’orchestra che mi fa ballare al ritmo di Rock & Roll. Per chi ha conosciuto la Elly di Dolce Mania probabilmente rimarrà deluso dalle preparazioni semplici che seguiranno, ma da oggi in poi voglio che ogni ricetta postata sia stata da me provata, assaggiata, goduta soprattutto senza sensi di colpa. Da settimane rifletto su che tipo di dolce riuscirei ad “accogliere” ed “accettare”, forse una mousse delicata al limone oppure una fetta di Cheesecake, ma ho ancora paura dei cibi “troppo buoni”, riconosco che non è ancora arrivato il momento ed è meglio se inizi con preparazioni meno elaborate.

Nell’attesa del mio prossimo dolce vi lascio con una serie di raccolte, molto utili per chi ha difficoltà a districarsi nelle miriadi di pagine del mio blog. Ormai Dolce Mania si è fatta vecchia ed ha compiuto 5 anni.

Bentornati nel magico e dolce mondo di Elly ;D

PS: per chi volesse leggere le mie storie ho aperto un altro blog: Scrittrice per sbaglio.

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DOLCI NATALIZI

BISCOTTI

venerdì 28 dicembre 2012

Gli Struffoli e la ricetta per la Felicità

Ischia - Corro corro…verso la mia meta. E continuo a correre ogni giorno per le vie del mondo. Ieri negli USA, oggi nella mia cara Italia. Dimentico il passato e protesa verso il futuro guardo l’orizzonte in questa tiepida mattina di dicembre, mentre il sole sorge dal mare…

Dovrei esser felice oggi che il cielo è azzurro. Oggi che sono più forte. Oggi che non ho più voglia di far finta che vada tutto bene. Oggi che non ho più paura dei miei limiti e delle mie fragilità. Adesso che ho voglia di vivere! Me ne stavo andando via…ma poi ho capito che è meglio combattere che lasciarsi morire. Il peggio è passato e ho ripreso a sognare, a esplorare il mondo con gli occhi di una bambina, con lo sguardo e l’entusiasmo di chi vede qualcosa per la prima volta.

Felicità…qualcosa che tutti rincorrono ma pochi hanno la forza per raggiungerla. Io invece rischio di esser felice. E rido, sorrido fino a farmi mancare il respiro. Dalla scorsa “ricetta” la nebbia si è in parte dissolta. Ero confusa ma dentro di me già sapevo cosa volevo, dovevo solo trovare il coraggio per ammetterlo a me stessa. Si, perché ci vuole CORAGGIO per rimettersi in gioco, per prendere delle scelte che dalla maggior parte delle persone sono ritenute stupide e sbagliate. Non ho più bisogno dell’approvazione degli altri e inizio a vivere in modo più leggero. Sono libera dalle aspettative altrui.

Riprendo a scrivere adesso che ho liberato la mia mente dai pensieri negativi. Ora che ho imparato anche a non pensare. E ritrovo così la mia Passione, vado in cucina e faccio qualcosa anche per me. Si perché sinora mi sono sempre nutrita della soddisfazione degli altri. Grave errore...mettendomi da parte mi sono annullata. E allora da oggi in poi i miei dolci non dovranno più soddisfare in modo esclusivo i desideri altrui ma anche e soprattutto i miei! Questa è la mia ricetta per la felicità.

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Difficoltà: media

Tempo di preparazione + cottura: 3 ore

Ingredienti per 20 persone:

  • 4 uova sbattute
  • Limone e arancia grattata
  • 160-200 g di burro ammorbidito
  • 10 cucchiai di zucchero
  • Farina quanto assorbe (quasi mezzo chilo)
  • 1 bottiglia di olio di semi
  • 500 g di miele millefiori
  • Canditi misti
  • Diavoletti

Preparazione:

  1. Impastate in ordine le uova sbattute, il burro, la buccia grattugiata del limone e dell’arancia, lo zucchero, il lievito e la farina setacciata. Fate riposare almeno due ore.
  2. Fate tante palline e friggetele in olio di semi.
  3. Fate sciogliere in una pentola larga a fuoco basso il miele fino a farlo diventare bello liquido, aggiungete il succo di un’arancia. Versate nella pentola tutti gli struffoli e girate in modo da far assorbire il liquido. Spegnete e versate in un piatto. Cospargete di diavolini e canditi.

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Trucchi per l’ottima riuscita degli struffoli:

  • Aggiungete all’impasto mezzo cucchiaino di lievito in modo che le palline vengano belle morbide e non dure.
  • Preparate l’impasto il giorno prima in modo che riposi almeno 8 ore.
  • Le palline tendono ad ingrandirsi una volta fritte, fatele quindi molto piccoline.
  • Gli struffoli una volta fritti possono anche non esser ripassati subito nel miele, l’importante è che non vengano coperti. In generale i fritti coperti tendono ad ammorbidirsi e perdono la loro croccantezza.
  • Attenti alla temperature dell’olio! L’olio non deve fumare ma deve essere abbastanza caldo in modo che gli struffoli vengano croccanti e non assorbano l’olio.
  • Per non fare assorbire l’olio una volta fritti poneteli su carta assorbente.
  • N.B: Gli struffoli si mantengono anche per settimane a temperatura ambiente.

Ultima ricetta del 2012…auguro a tutti voi una dolce chiusura e un 2013 pieno di Felicità!

sabato 31 dicembre 2011

Semifreddo al torrone e panettone

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Un altro anno sta per concludersi…di già? Ma perché ho l’impressione che il tempo voli??? E’ stato un anno intenso, ricco e frenetico. Le giornate scorrono via velocemente e mi rendo conto che ho rispettato solo alcuni dei miei buoni propositi, forse sbaglio a formularli e pretendo troppo da me stessa. La verità è che ho un brutto difetto, come dice un famoso cantautore giunta a un traguardo neanche ci arrivo e diventa un ricordo. Perché in fondo se rifletto capisco che devo esser soddisfatta, nel giro di un anno di cambiamenti ce ne sono stati tanti, insomma se smetto di essere troppo “bacchettona” con me stessa mi rendo conto che è stato un anno meraviglioso in cui ho fatto tesoro dei miei sbagli ed ho imparato ad assaporare i piccoli piaceri quotidiani, la semplice lettura di un libro, una tazza del mio tè preferito, l’abbraccio di una persona cara, ... ho imparato che non c’è una risposta a tutto ciò che mi accade e soprattutto che la felicità - quella vera - non va cercata, è qui vicino a me.

Oggi però mi voglio concentrare sul presente senza pensare al nuovo anno: sono sulla mia bella isola d’Ischia ed è l’ultimo giorno, domani purtroppo si riparte. La giornata si prospetta impegnativa ma molto divertente, vi lascio quindi subito alla mia nuova creazione. Di semifreddi ne ho creati tanti, ormai sono diventati il mio forte ma per il cenone della vigilia desideravo mettermi alla prova cercando di realizzare un semifreddo senza uova crude. La sfida si prospettava alquanto difficile e proprio per questo motivo interessante! Fortunatamente posso dire di aver superato me stessa, oltre ad esser riuscita a pastorizzare le uova il dolce aveva un sapore travolgente, simile al gelato gusto malaga. Insomma, se avete del torrone e panettone da smaltire questo semifreddo è una soluzione eccezionale!

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Difficoltà media

Dosi per 12 persone

Ingredienti:

  • 100 g di zucchero
  • 50 g di acqua
  • 4 uova
  • 350 ml di panna fresca
  • 400 g di torrone bianco morbido
  • ½ panettone (o pandoro)
  • 2 cucchiai di rum
  • 100 g di cioccolato fondente, per decorare

Attrezzatura:

  • fruste elettriche
  • stampo plum-cake o bicchieri di plastica

Preparazione:

  1. Iniziate pastorizzando gli albumi: in un pentolino mettete 50 g di acqua e 50 g di zucchero, fate sobbollire (120°C). Nel frattempo montate gli albumi a neve e quando lo sciroppo è pronto versatelo a filo sugli albumi continuando a montare le chiare d’uovo fino a quando non si raffreddano.
  2. Preparate uno zabaione: ponete una pentola sul fuoco con dell’acqua e fate sobbollire a fuoco medio. In un pentolino sbattete i tuorli con 50 g di zucchero per almeno 5 minuti. Versate a filo 2 cucchiai di rum e ponete sull’acqua che sobbolle (controllate che la terrina non tocchi l’acqua, altrimenti le uova cuoceranno!!!). Continuate a sbattere, la crema deve raddoppiare di volume e diventare densa e gialla (mi raccomando non fatelo mai bollire!!!). Togliete dal fuoco e fate raffreddare.
  3. In un’altra terrina e con le fruste ben pulite montate la panna fresca.
  4. Unite ai tuorli prima 2 cucchiai di rhum, poi il torrone sbriciolato, il panettone a pezzetti e infine la panna e gli albumi montati. Prestate molta attenzione a non smontare né gli albumi né la panna (fate movimenti delicati dall’alto verso il basso).
  5. Prendete uno stampo da plum-cake e ricopritelo con la carta velina (potete anche usare bicchieri di plastica) e versateci la crema. Coprite con la pellicola trasparente e mettete nel congelatore per una notte (circa 8 ore).
  6. Al momento di servire, sformate i semifreddi e decorate la superficie con il cioccolato fuso.

Auguri di buon anno a tutti, a coloro che passano nel mio blog e alle persone che riempiono la mia vita con affetto e amore. Che nel 2012 tutti i vostri sogni possano realizzarsi!

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sabato 24 dicembre 2011

Il dolce incontra il salato - La pizza di scarola

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Ieri mi sono svegliata con l’adrenalina nel sangue, mi aspettava un incontro importantissimo, finalmente avrei conosciuto di persona il grande Chef Mattera ed alcuni collaboratori del blog “La nostra Ischia”. L’occasione era la realizzazione di un video sulla preparazione di un piatto tipico della tradizione natalizia ischitana, la pizza ca’ scarola. Sono partita con largo anticipo da Forio per Barano, avevo paura di perdermi…ed infatti così è stato!!! Anche se si pensa che Ischia sia piccola, in realtà così non è! Dopo 40 minuti sono arrivata a destinazione, parcheggio e subito incontro il mitico team. La Sig.ra Maria (mamma dello Chef) ci ha ospitato nella sua cucina e carinamente si è messa a disposizione per mostrarci come prepara la pizza di scarola. Avevo l’impressione di essere sul set di un film, neanche il tempo di montare l’attrezzatura che subito Gianni mi ha riempito di fotografie, poi si è incominciato a riflettere su dove girare il video, sulla luce e i suoni.

Il mio compito era quello di intervistare la Sig.ra Maria e spiegare le differenze tra le diverse versioni della pizza. Ebbene sì, anche per questa ricetta la nostra cara Ischia ha più varianti, quella della mia nonna “foriana” prevede la cottura in padella e la presenza del vino cotto che gli dona un sapore agro-dolce (foto).

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3, 2, 1…ciak si gira! A causa della mia timidezza pensavo di emozionarmi invece mi sono sentita completamente a mio agio ed è stato più facile di quanto immaginassi. Per vedere il video vi lascio il link dell’articolo dove ho scritto le ricette e le preparazioni nel dettaglio.

La collaborazione tra Dolce Mania ed il Ristorante Alberto Ischia continua con grande soddisfazione, se andiamo avanti così altro che Prova del Cuoco!!! ;D

E’ stato fantastico condividere con loro la mia passione per la fotografia e la cucina. E che dire della Sig.ra Maria, una donna eccezionale dotata di una personalità vivace ed energica, con i suoi racconti mi ha emozionato e fatto viaggiare indietro nel tempo.

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Non mi resta che salutarvi augurandovi un sereno Natale in compagnia dei vostri cari. Io adesso scappo in cucina… devo preparare il cenone per 11 persone.

Buon pasticcio a tutti voi da Ischia!

domenica 4 dicembre 2011

Dolce con i fichi secchi e le nocciole

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Continua con grande soddisfazione la mia collaborazione con lo Chef Gianni Mattera. Questa settimana sul blog “La nostra Ischia” vi presentiamo il procedimento per la realizzazione dei fichi secchi. Tutto è iniziato la settimana scorsa quando riflettendo sul nostro nuovo articolo lo Chef mi ha parlato di un processo di mantenimento alimentare: la colatura delle alici. Gianni mi ha raccontato degli antichi pescatori ischitani che usavano condire la pasta con il liquido che fuoriusciva dal processo di salatura.  Ho pensato subito che fosse interessante ma presa dall’atmosfera natalizia gli ho lanciato un’altra mia idea: “Chef ma cosa ti viene in mente se pensi ai fichi secchi? Io rivado indietro negli anni, quando ero bambina e in casa si preparavano i fichi ripieni (e’ chiuppetelle) di nocciole, noci e bucce di mandarino, si ricoprivano di cioccolato fondente e poi venivano infornati. Con nostalgia ripenso a quei momenti di festa in cui insieme a tutta la famiglia si gustavano questi frutti così prelibati…”. Insomma, devo avergli fatto davvero molta tenerezza perché dopo neanche un giorno, con mia grande sorpresa, mi manda per e-mail il video di una sua intervista alla Zia Graziuccia (Grazia Di Scala) che da sempre gli prepara i fichi secchi. Mi sono emozionata ad ascoltare il vero ed antico procedimento ischitano, grazie Gianni!!! Ma c’era ancora qualcosa che mancava, oltre la versione del lato di Serrara Fontana desideravo avere anche il contributo del mio comune (Forio), ho quindi chiamato immediatamente il mio papà e dopo neanche un paio di ore avevo anche la variante foriana. Ma vi rendete conto di quanto sia variegato il panorama gastronomico della nostra isola?

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Per la descrizione del processo di essiccazione dei fichi secchi vi rimando al mio articolo pubblicato nel blog “La nostra Ischia”.

Per chi invece volesse sapere di più su come godere di questi magici frutti vi riporto la ricetta di un dolce natalizio dell’antica tradizione ischitana e che io trovo divino. I nostri antenati usavano il miele al posto dello zucchero, la sugna invece del burro e insaporivano il tutto con le spezie (cannella, chiodi di garofano, noce moscata e zenzero), risultava quindi un dolce più carico e adeguato ai tempi, io ho leggermente innovato la ricetta per renderla più consona al nostro stile di vita.

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Sta diventando davvero avvincente andare alla ricerca delle vecchie tradizioni ischitane, scoprire i segreti delle generazioni passate e tramite il blog far si che non vadano persi. Sono entusiasta di questo lavoro portato avanti con amore e spirito di collaborazione, ringrazio quindi lo Chef e tutti coloro che contribuiscono al suo blog.

Difficoltà: bassa

Dosi per 8 persone

Ingredienti:

  • 200 g di fichi secchi
  • 60 g di nocciole spellate e tostate
  • 150 g di zucchero
  • 3 uova
  • 80 g di farina
  • 60 g di burro a temp. ambiente
  • ½ cucchiaino di lievito in polvere
  • Da 50 a 100 ml di vino dolce

Attrezzatura:

  • fruste elettriche
  • mixer
  • stampo per plumcake

Preparazione:

  1. Preriscaldate il forno a 180 °C (statico+ventilato).
  2. Tritate le nocciole grossolanamente. Tagliate i fichi a pezzettini.
  3. Montate i tuorli con lo zucchero per circa 5 minuti o fino a quando non diventano chiari e spumosi.
  4. Aggiungete il burro ed il vino (io ho usato il marsala), amalgamate.
  5. Usando le fruste pulite ed un’altra terrina montate gli albumi.
  6. Unite al composto la farina setacciata con il lievito ed infine gli albumi montati.
  7. Imburrate ed infarinate uno stampo da plumcake e versateci il composto.
  8. Infornate per circa 30-40 minuti, controllate come sempre la cottura con uno stuzzicadenti.
  9. Sfornate e fate raffreddare.
  • Il dolce può essere conservato per diversi giorni.
  • Perfetto se gustato con un buon bicchiere di Passito di Pantelleria (suggerimento dello Chef).

Con questa ricetta partecipo al Contest “Ricette delle feste fra tradizione e innovazione” del sito di Ricette della Nonna.

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Fonte della ricetta: ll Natale della Memoria – Stampato dalla Tipolitografia “Epomeo”. Forio, 1998

venerdì 31 dicembre 2010

Parmigiana di Melanzane al Cioccolato

(senza glutine*)

parmigiana al cioccolato4 

La fine dell’anno è il momento dei resoconti e dei buoni propositi. Di progetti ne ho molti ma personalmente trovo difficile fare un bilancio del 2010, tendo sempre a guardare avanti e a non godere dei miei successi. Una persona un giorno mi descrisse come “un sacco di patate che perde”, finché non provvedo a rammendare il foro non imparerò mai ad assaporare pienamente le mie vittorie e i miei traguardi. Ma dove sono ago e filo? Come posso aiutarmi?

Per curiosità sbircio archivio di Dolce Mania e leggo l’ultima ricetta del 2009, l’anno scorso mi trovavo a Ischia e avevo preparato le Macine per una mia amica. Ecco che affiorano i ricordi… mio marito adesso sarebbe determinante, quell’uomo ha un dono, con le sue parole riesce sempre a portarmi con i piedi per terra e a farmi riflettere su tutti gli obiettivi raggiunti. Lui è il mio primo ammiratore e non si stanca mai di fare il tifo per me. Peccato che a me non basta, nella vita voglio prima di tutto essere io fiera di me stessa.

Come un marinaio provo a fare il “punto nave”, quest’ultimi due anni ho imparato ed ho sbagliato. Ho scoperto la mia grande forza e determinazione, la bellezza e dolcezza interiore. Ho conosciuto una Elsa che non sapevo esistesse. Ho capito che lamentarsi non serve, ho incominciato ad Agire! Ed ho imparato ad ascoltarmi, a tuffarmi nel mare della vita. La serenità interiore è stata una conquista importante, ora osservo il mondo con occhi diversi, è pieno di colori ed io sto incominciando ad apprezzarli tutti. Ho subito dei duri colpi e sono consapevole che ci saranno altri momenti di caduta ma ora riesco a capirli, interpretarli e superarli, ho la sensazione di poter scavalcare qualsiasi ostacolo mi si presenti davanti. Ma ho ancora molto da imparare, ad esempio a complimentarmi con me stessa per tutti i cambiamenti che riesco ad attuare, anche per i più piccoli. L’augurio che mi faccio quindi per il 2011 è di riuscire a migliorarmi ma soprattutto ad accettarmi, perché non c’è cosa più bella che volersi bene!

parmigiana al cioccolato3

Per il  cenone di Capodanno vi suggerisco un dolce singolare. La parmigiana al cioccolato è una ricetta antica di cui esistono diverse versioni. Si tratta di un dolce della costiera amalfitana che mia nonna preparava nelle festività natalizie. Erano anni che mio padre mi chiedeva di preparargliela ma mentalmente ero restia all’accostamento del cioccolato con la melanzana. Ma vi garantisco che il risultato finale è stato sorprendente: ottimo bilanciamento di sapori, la dolcezza della melanzana si sposa benissimo con il cioccolato fondente. Per quanto riguarda le consistenze, la morbidezza della melanzana contrasta perfettamente con la croccantezza data dalle mandorle e dalle nocciole del torrone…mhhh….vi dico solo che mi sono sentita male per quanto ne ho mangiata!!! :D

Ingredienti per 6 persone:

  • 600 g di melanzane
  • 200 g finissimo Cioccolato Fondente Caffarel
  • 200 g torrone nocciolato (tipo Pepitas gianduia al latte con nocciole intere della Pernigotti)
  • 100 g mandorle sgusciate (bianche)
  • 100 g marmellata arancia o albicocca
  • Arancia candita a cubetti o in alternativa gli Amaretti sbriciolati
  • Olio per friggere (q.b.)

Preparazione:

  1. Tagliate le melanzane a fette sottili, friggetele in abbondante olio caldo e mettetele a sgocciolare in uno scolapasta con sotto un piatto fondo, alternate le fette con della carta assorbente (meglio se per 12 ore in modo che l’olio in eccesso sia scolato per bene).
  2. Scaldate il forno a 180 °C, una volta raggiunta la temperatura infornate le mandorle sgusciate che avrete posto intere in una teglia. Dopo 15-20 minuti sono tostate. Sfornatele e una volta raffreddate tritate 2/3 grossolanamente.
  3. Spezzettate il cioccolato e il torrone e scioglieteli a bagnomaria fino ad ottenere una crema liscia.
  4. Sul fondo di una teglia spalmate uno strato di cioccolato, poi fate uno strato di melanzane. Distribuite le mandorle tritate e la marmellate. Poi procedete di nuovo con il cioccolato, le melanzane, ecc.
  5. A vostro piacere potete aggiungere alla parmigiana i canditi o gli amaretti sbriciolati.
  6. Decorate infine con le mandorle intere tostate che non avete tritato e i canditi.
  7. Adesso avete due alternative:
      1. infornate la teglia a 160 °C per 15 minuti e gustatela una volta raffreddata;
      2. oppure mangiatela subito!!!

I miei segreti per la riuscita perfetta…

  • Quando tritate le mandorle usate il frullatore a intermittenza in modo che non diventi una poltiglia a causa della separazione dell’olio.
  • Per sciogliere il cioccolato a bagnomaria versate in un tegame 2-3 cm di acqua e mettete sopra un pentolino o una ciotola resistente al calore con dentro il cioccolato. Riscaldate l’acqua (che mi raccomando non dovrà mai bollire!!!) e mescolate il cioccolato nella terrina in modo che si sciolga uniformemente.
  • Nel bagnomaria fate attenzione che neanche una goccia d’acqua entri a contatto con il cioccolato, altrimenti si rapprende e dovrete buttare via tutto!

*Per i celiaci: acquistate gli amaretti senza glutine o ometteteli. Per una maggiore sicurezza confrontate le marche permesse nel Prontuario AIC dei prodotti senza glutine.

parmigiana al cioccolato4

Tanti auguri dolciosi

di Buon Anno!!!

venerdì 24 dicembre 2010

Biscotti di farina gialla alle nocciole

(senza glutine*)

pallina gialla con nocciole2

Erano le 14 di ieri pomeriggio quando mi sono messa in viaggio per trascorrere le vacanze natalizie con la mia famiglia. Una tappa veloce a Orte per “caricare a bordo” mio fratello ed è incominciata la nostra Odissea. Siamo rimasti bloccati nel traffico per ben 7 ore ma cosa peggiore si è realizzato l’incubo di qualunque ischitano: i traghetti non partivano per colpa del mal tempo!!! Argh…no, bisognava trovare un modo, anche a nuoto io avrei raggiunto la mia isola!!! Alle 22.00 finalmente un comandante coraggioso ha deciso di farci imbarcare. Il vento era molto forte ed ho avuto paura, l’esperienza mi ha però insegnato che per non soffrire il mal di mare basta semplicemente dormire e non è stato per nulla difficile visto che ero in piedi dalle 5!!! Era l’una di notte quando siamo giunti alla meta e nonostante la stanchezza la gioia è stata immensa. Ebbene, ora che sono qui mi voglio godere ogni singolo attimo con la mia famiglia. Stasera è previsto il classico cenone della vigilia con zii e cugini e per una volta… non cucino io!!! ;D

Ora vi starete chiedendo “Elly ma cosa ci proponi per Natale?”, ovviamente un dolce della memoria, dei biscottini gialli con nocciole glassati con un eccellente cioccolato piemontese. Dopo il grande successo dell'attività Decora la tua Pasqua con Caffarel (io ho partecipato presentando un uovo di cioccolato a forma di maialino) l’azienda ha deciso anche per il Natale di coinvolgere i più conosciuti food blogger in una nuova iniziativa: Natale con il cioccolato Caffarel! Anche io ho sono stata contattata per postare la mia idea per un Natale cioccolatoso!

E così... Il cioccolato Caffarel diventa, oltre che un'immancabile protagonista delle feste nelle pasticcerie, anche un must di questo Natale sul web!

Che altro dirvi, auguro a tutti un sereno Natale in compagnia delle persone a voi più care e mi raccomando… mangiate tanto cioccolato, Caffarel ovviamente! :D

pallina gialla con nocciole3

Ingredienti:

  • 180 g farina di mais tipo fumetto (farina gialla per polenta)
  • 100 g burro
  • 40 g nocciole
  • 70 g zucchero
  • 2 tuorli d’uovo, 45 g

Per la copertura:

  • 100 g cioccolato fondente Caffarel

biscotti gialli con nocciole

Procedimento:

1. Scaldate il forno a 180° C. Tostate le nocciole per 15 minuti, fatele raffreddare e poi tritatele.

2. Lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea, poi aggiungete la farina a pioggia e i tuorli uno alla volta.

3. Incorporate le nocciole tritate. Formate con l’impasto delle palline e disponetele sulla placca ricoperta di carta da forno. Ponete i biscotti nel forno già caldo a 180 °C per circa 10 minuti.

4. Togliete i biscotti dal forno e lasciateli raffreddare su una gratella. Sciogliete il cioccolato e bagnomaria e versatelo sui biscotti. Fate solidificare il cioccolato a temperatura ambiente.

NB: Questi biscotti si manterranno per diversi giorni in una scatola di latta.

* Per i celiaci Caffarel offre una vasta gamma di prodotti senza glutine, scaricate il PDF dei prodotti presenti nel prontuario dell’AIC che troverete nel seguente link: http://www.caffarel.com/tool/home.php?s=0,1,4,138,139.

Buon Pasticcio e Auguri Dolciosi

dalla vostra Elly

giovedì 16 dicembre 2010

Biscotti di Pan di Zenzero – Gingerbread Cookies

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Non mi era mai accaduto di rinunciare all’albero di natale, al presepe e alle decorazioni. Nonostante i miei mille impegni ho sempre ritagliato del tempo per addobbare casa di tutto punto, mi aiutava a superare la nostalgia della famiglia e a sentire lo spirito natalizio. Ma per mio stupore quest’anno non desidero tutto ciò e respiro ugualmente l’aria natalizia attorno a me, da cosa dipenderà? Penso dalla mia serenità, dalla gioia e dalla pace interiore.

Vi riporto una poesia scritta da una persona molto vicina e importante, mai parole furono più vere…

Non lo voglio

Quest'anno non voglio il Natale.

Non voglio il Natale delle luminarie per strada, del frastuono.

Non voglio alberi, feste, pranzi, cene, abbuffate.

Non voglio i regali di circostanza.

Non voglio gli auguri di circostanza.

Voglio una piccola candela.

Voglio una piccola luce.

La voglio dentro, non fuori.

Voglio silenzio.

Voglio raccoglimento.

Voglio pace.

Voglio quello che è difficile avere. Lo so. Ma lo voglio.

Lo vorrei.

omino di pandizenzero

Oggi vi lascio con la ricetta di questi classici biscotti natalizi, non li ho mai preparati poiché ero convinta che il sapore fosse troppo speziato ma vi assicuro che sono deliziosi! Divertitevi a realizzarli con i vostri bambini!!! ;D

Ingredienti:

  • 550 gr di farina
  • 250 g miele millefiori
  • 120 gr di zucchero di canna
  • 130 g zucchero
  • 100 g mandorle macinate
  • 100 g burro
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 cucchiaio di bicarbonato
  • 1 cucchiaino di zenzero
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 cucchiaio di chiodi di garofano in polvere
  • 1 cucchiaio di noce moscata
  • 1 cucchiaino di cacao
  • 1 pizzico di sale

Per la Glassa:

  • 200g di zucchero a velo
  • 1 albume
  • qualche goccia di succo di limone

Avete anche bisogno di: sbattitore elettrico e taglia-biscotti

Preparazione:

  1. Scaldate il miele a fuoco basso con zucchero e burro e mescolate. Fate raffreddare.
  2. Mescolate l’uovo sbattuto, le mandorle, la farina setacciata, le spezie e il lievito e aggiungete al composto di miele raffreddato.
  3. Lavorare la pasta, coprite e fate riposare a temperatura ambiente per 12 ore (meglio 1 giorno) per dare ai biscotti un sapore migliore.
  4. Preriscaldate il forno a 180°C. Stendete la pasta dello spessore di ½ cm e ritagliate i biscotti a piacere. Infornate per 12 minuti circa.
  5. Una volta raffreddati decorateli a piacere, io ho usato la glassa reale.
  6. Per la glassa reale: sbattete l’albume e il succo di limone insieme aggiungendo lo zucchero a velo setacciato. Continuate a montare fino a quando non otterrete una glassa lucida.

English Version

GINGERBREAD COOKIES

Ingredients:

  • 550 g/ 1lb and 4 oz/ 4 ⅓ cups All purpose flour
  • 250 g/ 0.5 lb honey
  • 130 g/4.5 oz/  ⅔ cup granulated sugar
  • 120 g/ 4.2 oz brown sugar
  • 100 g/ 3.5 oz almonds, chopped
  • 100 g/ 3.5 oz/ ½ scant cup unsalted butter
  • 1 egg
  • 1 teaspoon baking powder
  • 1 teaspoon baking soda
  • 1 teaspoon ground ginger
  • 1 teaspoon ground cinnamon
  • 1 teaspoon ground cloves
  • 1 teaspoon freshly grated nutmeg
  • 1 teaspoon cocoa powder
  • A pinch of salt

For Icing:

  • 200 g/ 7 oz powdered sugar
  • 1 egg white
  • 1 teaspoon lemon juice

You will also need: Electric mixer, cookie cutters

Method:

  1. In a saucepan over low heat, melt together sugar, butter and honey. Let cool.
  2. Mix together eggs, almonds, flour, spices and baking powder. Gradually add to cooled honey mixture.
  3. Knead to make a soft dough. Put dough in a plastic bag; seal. Let stand 12 hours (better one day) at room temperature to give gingerbread a better flavor.
  4. Preheat oven to 180° C/ 350 °F/ Gas 4. Roll out dough on a floured surfaceand cut it with a cookie cutter into the shapes of Gingerbread Men or xmas tree, bake for about 10-12 minutes. Cool on a wire rack.
  5. When cool, the cookies can be frosted with the icing of your choice. I used the Royal Icing.
  6. For Icing: beat egg white and lemon juice together, adding the powdered sugar until the mixture holds stiff peaks.

lunedì 8 febbraio 2010

Budino al Cioccolato

Questo Budino mi ha travolto di dolci sensazioni…mi ha fatto tornare indietro nel tempo, quando più di un secolo fa nella bella Toscana un borghese, gastronomo per passione, si dilettava a sperimentare mille prelibatezze. Di chi parlo? Ma di Pellegrino Artusi, colui che ha scritto “la Scienza in cucina e l’Arte del mangiar bene”, con il suo libro ha permesso a tutti noi di entrare nella sua cucina e conoscere le ricette regionali di un tempo. Il Manuale dell’Artusi non era rivolto alla classe popolare ma alle classi medie più agiate e la sua importanza sta nell’ essere stato il primo a dare un’identità nazionale alla cucina italiana. Alla fine dell’ 800 l’Italia era unita solo di fatto, ma nella sostanza erano ancora forti le divisioni e le differenze regionali, ed allora ecco che l’Artusi parla di una cucina italiana che unisce le eccellenze gastronomiche che aveva imparato a conoscere nei suoi lunghi viaggi lungo lo stivale. Vi consiglio la lettura di questo libro non solo per il valore delle ricette ma anche per le sue divertenti storielle e il suo spiccato umorismo.

Mi affascina provare le ricette della tradizione e spesso le ripropongo con delle varianti. Questa volta però ho voluto rispettare fedelmente le indicazioni del Maestro non apportando nessuna modifica alla ricetta. Il Budino al Cioccolato dell’Artusi si distingue dai soliti budini per la presenza dei savoiardi, mi raccomando compratene di ottima qualità!

Dosi per circa 10 budini

Difficoltà media

Ingredienti:

  • 8 dl latte
  • 80 g di zucchero
  • 60 g di cioccolato fondente
  • 60 g di savoiardi
  • 3 uova
  • essenza di vaniglia

Preparazione:

  1. Tritate finemente il cioccolato, versateci il latte e mettete sul fuoco. Quando incomincia a bollire versateci lo zucchero e i savoiardi sminuzzati con le dita.
  2. Mescolate ogni tanto per non fare attaccare al fondo della pentola e dopo mezz’ora di bollitura filtratelo con un setaccio.
  3. Quando si è raffreddato aggiungete le uova sbattute e la vaniglia, versate il tutto in stampini monoporzione (o in uno stampo liscio).
  4. Fateli cuocere a bagnomaria nel forno preriscaldato a 170 ° C per circa 40-50 minuti, finché non si saranno rassodati. Fateli raffreddare e metteteli in frigo.
  5. Serviteli freddi accompagnati con una pallina di gelato alla vaniglia o con un ciuffo di panna.

Il segreto per un’ottima riuscita è cuocerli nel forno a bagnomaria. Mette gli stampi in una teglia dove andrete a versare dell’acqua calda fino a metà altezza. Tenete sempre d’occhio l’acqua, non deve mai bollire.