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domenica 21 dicembre 2014

Roccocò al Cioccolato

(Senza burro e uova)

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Finalmente riconosco la mia vera natura, una concentrazione di emozioni, pulsioni e passioni. Energia positiva che scorre nelle mie vene, le negatività le respingo dalla mia quotidianità, oggi cerco di affrontare i problemi con un sorriso. Mi sento davvero fortunata, in passato non mi rendevo conto di esserlo, indossavo un paio di occhiali con la gradazione sbagliata, vedevo tutto offuscato, ero confusa e non sapevo chi fossi veramente. Mi ero annullata per soddisfare le aspettative altrui ed ero intrappolata in un vortice infinito di infelicità. Ho iniziato a scavare dentro me stessa, con grande coraggio mi sono tuffata nel mare profondo dell’anima, nonostante non sapessi nuotare. Col tempo ho imparato a conoscermi, ad accettarmi ed ho incontrato una donna fragile come un cristallo ma la cui estrema purezza la rende ancor più rara e preziosa.

E’ un’esperienza meravigliosa prendersi cura di se stessi, medicare le proprie ferite, premiarsi…non sono mai stata così innamorata di nessuno, è un’emozione completamente nuova per me. Non c’è nulla di egoistico nel volersi bene, bensì è il punto di partenza per riuscire ad amare anche gli altri.

E visto che mi voglio tanto bene, ieri ho preparato dei biscotti che mi riportano nella mia terra, preparati con ingredienti semplici e senza burro e uova. La ricetta originale non prevede il cacao ma è stata un’ottima idea perché si abbina perfettamente con le mandorle. I Roccocò devono essere duri, croccanti al morso, per questo motivo vanno prima inzuppati nel vino o nel liquore, io personalmente li preferisco nel latte e caffè. Mhhh…vi assicuro che sono una specialità! E detto questo non mi resta che augurarvi un felice e sereno Natale!!!!

Difficoltà media

Tempo di preparazione: 15 minuti

Tempo di cottura: 60 minuti circa

Dosi per 20 Roccocò (lunghi 10 cm e larghi 1-2 cm)

Ingredienti:

  • 470 g di farina “00”
  • 30 g di cacao amaro in polvere
  • 450 g di zucchero semolato
  • ½ bicchiere circa di acqua fredda
  • 1 cucchiaio di olio
  • 200 g di mandorle
  • Noce moscata in polvere, a piacere
  • Cannella in polvere, a piacere
  • Buccia grattugiata di un’arancia
  • 2 g di carbonato di ammonio
  • Un pizzico di sale

Preparazione:

  1. Tritate grossolanamente 100 g di mandorle, i restanti 100 g li userete interi.
  2. In una terrina capiente, versate tutti gli ingredienti ed impastate con le mani. La quantità d’acqua è variabile, aggiungetene poca per volta in modo da avere un impasto morbido ma non troppo appiccicoso.
  3. Dividete l’impasto a metà e create due filoncini lunghi 15 cm e larghi 2-3 cm. IMG_20141221_160911
  4. Infornate a 200 gradi C per 7 minuti, poi abbassate la temperatura del forno a 180 °C. Dopo 30 minuti, tagliate i filoncini in tante fette larghe 2 cm. Rimettete i biscotti in forno per altri 20 minuti.

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Questi biscotti si conservano per moltissimo tempo, per mantenerli fragranti teneteli in un contenitore con chiusura ermetica.

Di nuovo, BUON NATALE!!!

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domenica 30 novembre 2014

Scialatielli mare e monti

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Da domani entriamo nel mese di dicembre ed inizierò a fare il conto alla rovescia per il giorno in cui rivedrò i miei affetti più cari, e mi si scalda il cuore… Dei natali passati ricordo solo una grande sofferenza mascherata da una forzata allegria, natali in cui mi sono sentita fragile come un granello di vetro schiacciato da una roccia. Come scrisse Montale “il mal di vivere ho incontrato”, eppure sono ancora in piedi, credo che qualcuno lassù mi ha protetta e mi ha dato una seconda possibilità. Questo Natale pertanto voglio che sia all’insegna dell’amore verso me stessa e per le persone che mi sono state accanto. Primo tra tutti c’è Stefano, mio marito, un uomo che ha dimostrato di amarmi profondamente, nonostante le mie inquietudini. Non ho parole per ringraziarlo abbastanza e voglio godere appieno con lui questo momento di rinascita.

Le festività natalizie le trascorreremo sulla mia cara isoletta. Mio padre sta già preparando il presepe, tutti gli anni costruisce da solo le case, le montagne, le mura, e cerca di riprodurre la Ischia di una volta. Già immagino mio padre che chiederà a mia madre se gli piace il presepe e lei, come da copione, risponderà “Antò a me o’ presepio non mi piace!”. Poverello, io sono l’unica che gli da soddisfazione in casa Serpico e se non avessi impegni lavorativi scenderei giù per farlo insieme a lui, come quando ero bambina.

Ora vi chiederete cosa preparerò per la vigilia. In realtà non ho molti margini di scelta, mio fratello ci tiene alla Tradizione e così ogni anno mia zia si occupa dell’antipasto, tartine con il salmone e polipo all’insalata, ed io preparo gli spaghetti con le vongole. Quest’anno però è dedicato ai cambiamenti e vorrei proporre delle piccole varianti, voi che dite, riuscirò a convincerli?

Difficoltà: media

Tempi di preparazione e cottura: 45 minuti

Dosi per 10 persone

Ingredienti:

  • 1 kg di scialatielli freschi (reparto frigo del supermercato)
  • 2 kg e ½ di vongole fresche
  • 2 kg di funghi misti (congelati)
  • 2 spicchi di aglio
  • Olio extravergine di oliva, q.b.
  • Prezzemolo, 1 mazzetto
  • Sale, q. b.

Preparazione:

  1. Per le vongole: immergetele per un paio di ore in acqua fredda, in modo che rilascino la sabbia. Scolatele in uno scolapasta e sciacquatele più volte sotto l’acqua corrente. Nel frattempo, versate abbondante olio in una padella, fate soffriggere l’aglio e infine versate le vongole, coprite e fate cuocere per circa 5 minuti (giusto il tempo che le vongole si aprono). Quando le vongole si sono intiepidite, mettetene da parte una manciata per la decorazione del piatto finale, il resto sgusciatele. Vi consiglio di filtrare il sugo con un colino per essere sicuri che non ci siano residui di sabbia.
  2. Per i funghi: soffriggete in una padella l’aglio con l’olio. Aggiungete i funghi (congelati) e fate cuocere a fuoco coperto fino a quando non sono cotti, salate e togliete il coperto per fare asciugare.
  3. Unite alle vongole i funghi e mescolate in modo che il condimento sia omogeneo.
  4. Fate bollire l’acqua per la pasta, non mettete troppo sale perché le vongole . Versate gli scialatielli, scolate al dente e ripassate in padella con il sugo di vongole e funghi. A fuoco spento aggiungete il prezzemolo tritato e decorate i piatti con le vongole non sgusciate.

* Gli scialatielli sono un tipo di pasta molto simile ai pici toscani o ai lombrichelli, sono preparati semplicemente con acqua e farina.

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Altre tentazioni salate:

venerdì 28 dicembre 2012

Gli Struffoli e la ricetta per la Felicità

Ischia - Corro corro…verso la mia meta. E continuo a correre ogni giorno per le vie del mondo. Ieri negli USA, oggi nella mia cara Italia. Dimentico il passato e protesa verso il futuro guardo l’orizzonte in questa tiepida mattina di dicembre, mentre il sole sorge dal mare…

Dovrei esser felice oggi che il cielo è azzurro. Oggi che sono più forte. Oggi che non ho più voglia di far finta che vada tutto bene. Oggi che non ho più paura dei miei limiti e delle mie fragilità. Adesso che ho voglia di vivere! Me ne stavo andando via…ma poi ho capito che è meglio combattere che lasciarsi morire. Il peggio è passato e ho ripreso a sognare, a esplorare il mondo con gli occhi di una bambina, con lo sguardo e l’entusiasmo di chi vede qualcosa per la prima volta.

Felicità…qualcosa che tutti rincorrono ma pochi hanno la forza per raggiungerla. Io invece rischio di esser felice. E rido, sorrido fino a farmi mancare il respiro. Dalla scorsa “ricetta” la nebbia si è in parte dissolta. Ero confusa ma dentro di me già sapevo cosa volevo, dovevo solo trovare il coraggio per ammetterlo a me stessa. Si, perché ci vuole CORAGGIO per rimettersi in gioco, per prendere delle scelte che dalla maggior parte delle persone sono ritenute stupide e sbagliate. Non ho più bisogno dell’approvazione degli altri e inizio a vivere in modo più leggero. Sono libera dalle aspettative altrui.

Riprendo a scrivere adesso che ho liberato la mia mente dai pensieri negativi. Ora che ho imparato anche a non pensare. E ritrovo così la mia Passione, vado in cucina e faccio qualcosa anche per me. Si perché sinora mi sono sempre nutrita della soddisfazione degli altri. Grave errore...mettendomi da parte mi sono annullata. E allora da oggi in poi i miei dolci non dovranno più soddisfare in modo esclusivo i desideri altrui ma anche e soprattutto i miei! Questa è la mia ricetta per la felicità.

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Difficoltà: media

Tempo di preparazione + cottura: 3 ore

Ingredienti per 20 persone:

  • 4 uova sbattute
  • Limone e arancia grattata
  • 160-200 g di burro ammorbidito
  • 10 cucchiai di zucchero
  • Farina quanto assorbe (quasi mezzo chilo)
  • 1 bottiglia di olio di semi
  • 500 g di miele millefiori
  • Canditi misti
  • Diavoletti

Preparazione:

  1. Impastate in ordine le uova sbattute, il burro, la buccia grattugiata del limone e dell’arancia, lo zucchero, il lievito e la farina setacciata. Fate riposare almeno due ore.
  2. Fate tante palline e friggetele in olio di semi.
  3. Fate sciogliere in una pentola larga a fuoco basso il miele fino a farlo diventare bello liquido, aggiungete il succo di un’arancia. Versate nella pentola tutti gli struffoli e girate in modo da far assorbire il liquido. Spegnete e versate in un piatto. Cospargete di diavolini e canditi.

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Trucchi per l’ottima riuscita degli struffoli:

  • Aggiungete all’impasto mezzo cucchiaino di lievito in modo che le palline vengano belle morbide e non dure.
  • Preparate l’impasto il giorno prima in modo che riposi almeno 8 ore.
  • Le palline tendono ad ingrandirsi una volta fritte, fatele quindi molto piccoline.
  • Gli struffoli una volta fritti possono anche non esser ripassati subito nel miele, l’importante è che non vengano coperti. In generale i fritti coperti tendono ad ammorbidirsi e perdono la loro croccantezza.
  • Attenti alla temperature dell’olio! L’olio non deve fumare ma deve essere abbastanza caldo in modo che gli struffoli vengano croccanti e non assorbano l’olio.
  • Per non fare assorbire l’olio una volta fritti poneteli su carta assorbente.
  • N.B: Gli struffoli si mantengono anche per settimane a temperatura ambiente.

Ultima ricetta del 2012…auguro a tutti voi una dolce chiusura e un 2013 pieno di Felicità!

sabato 24 dicembre 2011

Il dolce incontra il salato - La pizza di scarola

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Ieri mi sono svegliata con l’adrenalina nel sangue, mi aspettava un incontro importantissimo, finalmente avrei conosciuto di persona il grande Chef Mattera ed alcuni collaboratori del blog “La nostra Ischia”. L’occasione era la realizzazione di un video sulla preparazione di un piatto tipico della tradizione natalizia ischitana, la pizza ca’ scarola. Sono partita con largo anticipo da Forio per Barano, avevo paura di perdermi…ed infatti così è stato!!! Anche se si pensa che Ischia sia piccola, in realtà così non è! Dopo 40 minuti sono arrivata a destinazione, parcheggio e subito incontro il mitico team. La Sig.ra Maria (mamma dello Chef) ci ha ospitato nella sua cucina e carinamente si è messa a disposizione per mostrarci come prepara la pizza di scarola. Avevo l’impressione di essere sul set di un film, neanche il tempo di montare l’attrezzatura che subito Gianni mi ha riempito di fotografie, poi si è incominciato a riflettere su dove girare il video, sulla luce e i suoni.

Il mio compito era quello di intervistare la Sig.ra Maria e spiegare le differenze tra le diverse versioni della pizza. Ebbene sì, anche per questa ricetta la nostra cara Ischia ha più varianti, quella della mia nonna “foriana” prevede la cottura in padella e la presenza del vino cotto che gli dona un sapore agro-dolce (foto).

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3, 2, 1…ciak si gira! A causa della mia timidezza pensavo di emozionarmi invece mi sono sentita completamente a mio agio ed è stato più facile di quanto immaginassi. Per vedere il video vi lascio il link dell’articolo dove ho scritto le ricette e le preparazioni nel dettaglio.

La collaborazione tra Dolce Mania ed il Ristorante Alberto Ischia continua con grande soddisfazione, se andiamo avanti così altro che Prova del Cuoco!!! ;D

E’ stato fantastico condividere con loro la mia passione per la fotografia e la cucina. E che dire della Sig.ra Maria, una donna eccezionale dotata di una personalità vivace ed energica, con i suoi racconti mi ha emozionato e fatto viaggiare indietro nel tempo.

foto gruppo La nostra Ischia 1

Non mi resta che salutarvi augurandovi un sereno Natale in compagnia dei vostri cari. Io adesso scappo in cucina… devo preparare il cenone per 11 persone.

Buon pasticcio a tutti voi da Ischia!

domenica 4 dicembre 2011

Dolce con i fichi secchi e le nocciole

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Continua con grande soddisfazione la mia collaborazione con lo Chef Gianni Mattera. Questa settimana sul blog “La nostra Ischia” vi presentiamo il procedimento per la realizzazione dei fichi secchi. Tutto è iniziato la settimana scorsa quando riflettendo sul nostro nuovo articolo lo Chef mi ha parlato di un processo di mantenimento alimentare: la colatura delle alici. Gianni mi ha raccontato degli antichi pescatori ischitani che usavano condire la pasta con il liquido che fuoriusciva dal processo di salatura.  Ho pensato subito che fosse interessante ma presa dall’atmosfera natalizia gli ho lanciato un’altra mia idea: “Chef ma cosa ti viene in mente se pensi ai fichi secchi? Io rivado indietro negli anni, quando ero bambina e in casa si preparavano i fichi ripieni (e’ chiuppetelle) di nocciole, noci e bucce di mandarino, si ricoprivano di cioccolato fondente e poi venivano infornati. Con nostalgia ripenso a quei momenti di festa in cui insieme a tutta la famiglia si gustavano questi frutti così prelibati…”. Insomma, devo avergli fatto davvero molta tenerezza perché dopo neanche un giorno, con mia grande sorpresa, mi manda per e-mail il video di una sua intervista alla Zia Graziuccia (Grazia Di Scala) che da sempre gli prepara i fichi secchi. Mi sono emozionata ad ascoltare il vero ed antico procedimento ischitano, grazie Gianni!!! Ma c’era ancora qualcosa che mancava, oltre la versione del lato di Serrara Fontana desideravo avere anche il contributo del mio comune (Forio), ho quindi chiamato immediatamente il mio papà e dopo neanche un paio di ore avevo anche la variante foriana. Ma vi rendete conto di quanto sia variegato il panorama gastronomico della nostra isola?

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Per la descrizione del processo di essiccazione dei fichi secchi vi rimando al mio articolo pubblicato nel blog “La nostra Ischia”.

Per chi invece volesse sapere di più su come godere di questi magici frutti vi riporto la ricetta di un dolce natalizio dell’antica tradizione ischitana e che io trovo divino. I nostri antenati usavano il miele al posto dello zucchero, la sugna invece del burro e insaporivano il tutto con le spezie (cannella, chiodi di garofano, noce moscata e zenzero), risultava quindi un dolce più carico e adeguato ai tempi, io ho leggermente innovato la ricetta per renderla più consona al nostro stile di vita.

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Sta diventando davvero avvincente andare alla ricerca delle vecchie tradizioni ischitane, scoprire i segreti delle generazioni passate e tramite il blog far si che non vadano persi. Sono entusiasta di questo lavoro portato avanti con amore e spirito di collaborazione, ringrazio quindi lo Chef e tutti coloro che contribuiscono al suo blog.

Difficoltà: bassa

Dosi per 8 persone

Ingredienti:

  • 200 g di fichi secchi
  • 60 g di nocciole spellate e tostate
  • 150 g di zucchero
  • 3 uova
  • 80 g di farina
  • 60 g di burro a temp. ambiente
  • ½ cucchiaino di lievito in polvere
  • Da 50 a 100 ml di vino dolce

Attrezzatura:

  • fruste elettriche
  • mixer
  • stampo per plumcake

Preparazione:

  1. Preriscaldate il forno a 180 °C (statico+ventilato).
  2. Tritate le nocciole grossolanamente. Tagliate i fichi a pezzettini.
  3. Montate i tuorli con lo zucchero per circa 5 minuti o fino a quando non diventano chiari e spumosi.
  4. Aggiungete il burro ed il vino (io ho usato il marsala), amalgamate.
  5. Usando le fruste pulite ed un’altra terrina montate gli albumi.
  6. Unite al composto la farina setacciata con il lievito ed infine gli albumi montati.
  7. Imburrate ed infarinate uno stampo da plumcake e versateci il composto.
  8. Infornate per circa 30-40 minuti, controllate come sempre la cottura con uno stuzzicadenti.
  9. Sfornate e fate raffreddare.
  • Il dolce può essere conservato per diversi giorni.
  • Perfetto se gustato con un buon bicchiere di Passito di Pantelleria (suggerimento dello Chef).

Con questa ricetta partecipo al Contest “Ricette delle feste fra tradizione e innovazione” del sito di Ricette della Nonna.

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Fonte della ricetta: ll Natale della Memoria – Stampato dalla Tipolitografia “Epomeo”. Forio, 1998

venerdì 25 novembre 2011

Il dolce incontra il salato: la nostra Ischia nel piatto

Classe 1966, proprietario del famoso Ristorante Alberto ad Ischia porto, Gianni Mattera è uno dei più rinomati Chef campani. gianniIl segreto del suo successo è semplicissimo: offrire sempre la massima qualità, dalle materie prime fino al servizio al cliente. Cosa lo contraddistingue? La voglia spasmodica di far conoscere la propria terra, l’attaccamento e l’amore verso le proprie origini, la cura dei dettagli. I suoi sono piatti ricchi di “emozioni”.

Lui si che è ha nelle vene u sang’ ischitan’! Svolge il suo lavoro con determinazione e passione, insegue i suoi sogni noncurante delle mode tendendo sempre all’eccellenza, ma soprattutto si gode la vita e non solo con la buona tavola ma coltivando molteplici interessi, tra cui la fotografia.

Stasera è per me motivo d’orgoglio comunicarvi che Dolce Mania collaborerà con il Ristorante Alberto, sarà un piacevolissima fusione di saperi e sapori, la semplicità della cucina amatoriale di Elly si amalgamerà con la professionalità del grande Chef. Il nostro desiderio è semplicissimo: farsi portavoce della tradizione enogastronomica ischitana, quella che ci è stata tramandata di generazione in generazione, in alcuni casi rivisitandola in chiave moderna.

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Che cosa ci porterà tutto questo non lo possiamo ancora sapere ma l’accordo è stato siglato, da oggi 25 novembre 2011 la sottoscritta Elly di Dolce Mania assisterà lo Chef Mattera per raccontare al mondo intero che Ischia non è soltanto terme e mare cristallino, ma è ricca di cultura e di storia ed il cibo ne è un’evidente espressione.

Il mio modestissimo contributo consisterà nel provare a realizzare le sue ricette pubblicandole poi sul suo blog, voglio che Dolce Mania rimanga esclusivamente dolce, ma qui troverete sempre il link di riferimento così da poter seguire le mie nuove avventure culinarie salate.

Siete pronti? Io sono carica, elettrica, non vedo l’ora di iniziare questo viaggio alla scoperta delle specialità gastronomiche di Ischia. Oggi vi presento il famosissimo coniglio all’ischitana di cui esistono più varianti. Come mi ha spiegato lo Chef, in ogni comune dell’isola c’è un modo diverso di prepararlo. Le versione che vi propongo è quella della nonna Anna, il coniglio alla furiana!

Per leggere il mio articolo cliccate qui:

Il salato di “Dolcemania”: Coniglio all’Ischitana

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