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mercoledì 10 giugno 2015

Meringhe alla cannella

Senza glutine e senza lattosio

Alla ricerca continua della felicità…” così inizia la mia ricetta delle meringhe classiche e al cacao. Sono trascorsi più di 2 anni e posso dire che finalmente l’ho raggiunta quella felicità tanto agognata e desiderata, ma quanta fatica mi è costata!!! La difficoltà risiede non tanto nel capire cosa si vuole ma nell’avere anche la fortuna che eventi esterni non ostacolino il percorso verso la luce. Eh si, inutile prendersi in giro, il cinquanta per cento è sotto il nostro controllo ma il restante cinquanta è in balia delle circostanze E allora sapete che vi dico? Io i bei momenti ho deciso di viverli al mille per cento, non lascio nulla del pane della vita, neanche una briciola.

E ora vi lascio alla ricetta delle meringhe italiane alla cannella…buon pasticcio!

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Difficoltà: medio-alta

Tempo di preparazione: 15 minuti + 2 h di cottura

Ingredienti:

  • 300 g di albumi a temperatura ambiente
  • 300 g di zucchero a velo
  • 300 g di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di cremor di tartaro oppure 1 cucchiaio di succo di limone
  • 5 cucchiai di cannella in polvere

Preparazione:

  1. Montate gli albumi con il succo di limone o il cremor di tartaro fino a far raddoppiare di volume e solo dopo aggiungete lentamente lo zucchero, prima quello a velo e poi quello semolato. L’importante è che lo zucchero si sia sciolto e gli albumi siano montati a neve ben ferma.
  2. Aggiungete solo alla fine la cannella in polvere facendo lenti movimenti dal basso verso l’alto.
  3. Con una sacca da pasticcere formate le meringhe su una teglia ricoperta con carta da forno. Le meringhe non si gonfiano potete quindi metterle ravvicinate.
  4. Infornate a 80 gradi centigradi per almeno due ore. In generale, non è possibile stimare perfettamente il tempo di cottura, le meringhe devono cuocere lentamente e a temperatura bassa poiché devono asciugarsi.

Suggerimenti e raccomandazioni per la riuscita perfetta:

  • Pesate sempre gli albumi!
  • Non usate mai il sale!
  • Utilizzare una ciotola di vetro ben pulita.
  • Gli albumi devono essere separati perfettamente dai tuorli, un minimo residuo di rosso d’uovo compromette la montatura degli albumi.
  • Se avete un termometro alimentare riscaldate gli albumi fino a 40 gradi.
  • Usate le uova a temperatura ambiente. Potete utilizzare anche degli albumi che avrete congelato in precedenza. L’importante è che al momento dell’utilizzo siano a temperatura ambiente.
  • Durante la cottura vi consiglio di lasciare il forno socchiuso, io inserisco un cucchiaio di legno in modo che ci sia un’apertura di un centimetro. In questo modo non si formerà umidità, acerrima nemica delle meringhe.

domenica 21 dicembre 2014

Roccocò al Cioccolato

(Senza burro e uova)

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Finalmente riconosco la mia vera natura, una concentrazione di emozioni, pulsioni e passioni. Energia positiva che scorre nelle mie vene, le negatività le respingo dalla mia quotidianità, oggi cerco di affrontare i problemi con un sorriso. Mi sento davvero fortunata, in passato non mi rendevo conto di esserlo, indossavo un paio di occhiali con la gradazione sbagliata, vedevo tutto offuscato, ero confusa e non sapevo chi fossi veramente. Mi ero annullata per soddisfare le aspettative altrui ed ero intrappolata in un vortice infinito di infelicità. Ho iniziato a scavare dentro me stessa, con grande coraggio mi sono tuffata nel mare profondo dell’anima, nonostante non sapessi nuotare. Col tempo ho imparato a conoscermi, ad accettarmi ed ho incontrato una donna fragile come un cristallo ma la cui estrema purezza la rende ancor più rara e preziosa.

E’ un’esperienza meravigliosa prendersi cura di se stessi, medicare le proprie ferite, premiarsi…non sono mai stata così innamorata di nessuno, è un’emozione completamente nuova per me. Non c’è nulla di egoistico nel volersi bene, bensì è il punto di partenza per riuscire ad amare anche gli altri.

E visto che mi voglio tanto bene, ieri ho preparato dei biscotti che mi riportano nella mia terra, preparati con ingredienti semplici e senza burro e uova. La ricetta originale non prevede il cacao ma è stata un’ottima idea perché si abbina perfettamente con le mandorle. I Roccocò devono essere duri, croccanti al morso, per questo motivo vanno prima inzuppati nel vino o nel liquore, io personalmente li preferisco nel latte e caffè. Mhhh…vi assicuro che sono una specialità! E detto questo non mi resta che augurarvi un felice e sereno Natale!!!!

Difficoltà media

Tempo di preparazione: 15 minuti

Tempo di cottura: 60 minuti circa

Dosi per 20 Roccocò (lunghi 10 cm e larghi 1-2 cm)

Ingredienti:

  • 470 g di farina “00”
  • 30 g di cacao amaro in polvere
  • 450 g di zucchero semolato
  • ½ bicchiere circa di acqua fredda
  • 1 cucchiaio di olio
  • 200 g di mandorle
  • Noce moscata in polvere, a piacere
  • Cannella in polvere, a piacere
  • Buccia grattugiata di un’arancia
  • 2 g di carbonato di ammonio
  • Un pizzico di sale

Preparazione:

  1. Tritate grossolanamente 100 g di mandorle, i restanti 100 g li userete interi.
  2. In una terrina capiente, versate tutti gli ingredienti ed impastate con le mani. La quantità d’acqua è variabile, aggiungetene poca per volta in modo da avere un impasto morbido ma non troppo appiccicoso.
  3. Dividete l’impasto a metà e create due filoncini lunghi 15 cm e larghi 2-3 cm. IMG_20141221_160911
  4. Infornate a 200 gradi C per 7 minuti, poi abbassate la temperatura del forno a 180 °C. Dopo 30 minuti, tagliate i filoncini in tante fette larghe 2 cm. Rimettete i biscotti in forno per altri 20 minuti.

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Questi biscotti si conservano per moltissimo tempo, per mantenerli fragranti teneteli in un contenitore con chiusura ermetica.

Di nuovo, BUON NATALE!!!

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venerdì 31 ottobre 2014

Muffin leggeri con le noci (senza burro)

E poi ci sono quelle giornate che cascasse il mondo sei felice, ti guardi intorno e ti rendi conti che finalmente la fortuna ha bussato alla tua porta, oppure hai finalmente aperto la porta e l’hai fatta entrare. Eh si, perché secondo me è anche una questione di predisposizione. Forse finalmente dopo anni e anni ho imparato ad accogliere le cose belle e lasciare indietro quelle brutte. Quindi, anche senza motivo, mi sento in pace con me stessa e con il mondo. In questi momenti in realtà neanche mi va di stare tanto tempo in cucina, preferisco uscire, farmi una passeggiata e riflettere su quanto la vita mi ha tolto e mi ha ridato. Per oggi basta scrivere, sono a corto di parole. Vi lascio la ricetta di questi muffin che ho preparato con gli stampi in silicone a forma di zucca per halloween, ma potete farli anche nella classiche formine. Buon weekend!

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Ingredienti:

  • 180 g di farina 00
  • 100 g di zucchero semolato
  • 60 ml di latte (oppure latte di soia per gli intolleranti al lattosio)
  • 60 ml di olio di semi
  • 2 uova
  • 80 g di noci
  • 1 cucchiaino di cannella
  • ½ bustina di lievito (8 g)
  • 1 pizzico di sale

Preparazione:

  1. Preriscaldate il forno a 180 °C. Tritate le noci grossolanamente (anche con le mani).
  2. Mescolate in una terrina gli ingredienti secchi (farina, zucchero, noci, cannella, lievito e sale. In un’altra terrina mescolate i liquidi (latte, olio, uova). Unite gli ingredienti secchi a quelli umidi, amalgamate in modo omogeneo.
  3. Versate il composto nei pirottini o in altre formine. Infornate a 180 °C per 20 minuti. Fate raffreddare su una gratella.

sabato 25 ottobre 2014

Biscotti leggeri senza burro e uova

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Mi ero svegliata nel cuore della notte e non riuscivo a riprendere sonno, come avrei potuto occupare il mio tempo? Era sabato, la giornata dedicata a “pasticciare” in cucina. Guardai in frigo, non avevo molti ingredienti, avrei dovuto fare la spesa. Ok, dovevo inventarmi qualcosa e provai l’impulso di creare dei biscotti buoni ma leggeri, diverse persone mi avevano chiesto delle ricette senza uova o senza burro per intolleranze o altri motivi. Eh si sa che io adoro le sfide. Incominciai mettendo sul piano di lavoro tutti gli ingredienti che avevo a disposizione: farine, olio di semi, zucchero, latte, yogurt. Mancava qualcosa per completare quel momento di entusiasmo, un po’ di musica. Misi le cuffie e partì la canzone Magic dei Coldplay. Ecco, era tutto perfetto. Preparai diversi impasti, alternando diverse farine, aromi, acqua, latte…mi sentivo una streghetta in cucina, che riesce a creare dei dolcetti partendo dal niente. Sembrava una magia, miscelavo e impastavo sporcandomi le mani, sentivo le diverse consistenze e assaggiavo per capire cosa mancasse. Quando invento qualche ricetta mi sento come un’artista davanti ad una tela bianca, scelgo con cura i colori, li combino tra di loro e all’inizio è difficile immaginare il risultato finale, ma l’attesa è ricompensata dalla sorpresa non appena si gustano le creazioni.

In totale, su 6 sperimentazioni ne ho promosse 4 che vi ripropongo oggi. Sono dei biscotti ottimi per la colazione o per la pausa caffè, dal sapore delizioso, ma sfido chiunque a indovinare che non contengono né burro né uova. Non mi resta che augurarvi un buon weekend di pasticci e divertimento…Alla prossima magia in cucina!

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Ingredienti

Tipo 1 (al caffè):

  • 300 g di farina 00
  • 80 g di zucchero
  • 120 ml di latte parz. scremato (oppure latte di soia)
  • 30 ml di caffè
  • 50 ml di olio di semi
  • Un pizzico di sale
  • Una bustina di lievito in polvere (16 g)
  • + zucchero semolato q.b.

Tipo 2 (allo yogurt):

  • 180 g di farina 00
  • 30 g di farina gialla (mais)
  • 50 g di zucchero
  • 30 ml di olio di semi
  • 70 g di yogurt bianco (oppure di soia)
  • Un pizzico di sale
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere

Tipo 3 (all’arancia):

  • 150 g di farina 00
  • 150 g di farina di mais
  • 80 g di zucchero
  • 50 ml di olio di semi
  • 100 ml di latte parz. scremato (oppure di soia)
  • 1 fiala di aroma di arancia
  • Un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere

Tipo 4 (semplici):

  • 300 g di farina 00
  • 80 g di zucchero
  • 50 ml di olio di semi
  • 80 ml di latte parz. scremato (oppure di soia)
  • Un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere

Preparazione:

  1. Per ogni tipo di biscotti basterà mescolare tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un impasto omogeno. Se non volete infornare subito potete coprirli con la pellicola trasparente e conservare in frigo.
  2. Per stendere gli impasti metteteli tra due fogli di carta da forno e stendete con il mattarello, fate le forme che più preferite. Per il primo tipo di biscotti (quello al caffè), l’impasto è molto morbido, fate delle palline con le mani e passatele nello zucchero granulato.
  3. Infornate a 180°C per circa 15 minuti, o fino a quando diventano leggermente dorati.

sabato 9 febbraio 2013

Tozzetti con nocciole e cioccolato fondente (senza lattosio)

Alcune ricette nascono per caso, dalla pura fantasia del momento. Ci sono attimi in cui nulla mi può distrarre dalla mia prossima “creatura”. E’ in quei momenti che mi sento davvero me stessa. Tiro fuori il meglio di me e trasformo ciò che ho nelle mani in qualcosa che mi rappresenta, rendo il mio sogno REALE. Vi rendete conto di quanta gioia può esserci in tutto ciò? Insomma, stiamo parlando di pura “magia”, non semplice chimica. Cercare gli abbinamenti giusti in termini di sapori e colori è forse il lavoro più difficile al mondo. Tutto deve esser perfetto agli occhi e al palato, e chi come me si è cimentato nella Pasticceria sa quanto non sia poi così facile combinare gli ingredienti nei tempi adatti, nei modi appropriati e nelle quantità giuste.

Da sempre amo la cucina, ma la Pasticceria ha sempre avuto un fascino diverso. Non solo per la mia golosità ma soprattutto per le emozioni che mi sa regalare. I ricordi più belli sono legati a quei weekend trascorsi nella mia cucina a preparare la Sacher Torte per il mio fratellino o le merendine per tutta la settimana, perché non era il caso di mangiare quelle industriali ricche di additivi e conservanti. Nei momenti più duri e difficili della mia vita, la Pasticceria è stata la mia valvola di sfogo e la cucina il luogo in cui abbandonavo le ansie e le preoccupazioni e le trasformavo in dolci creazioni. Arte, pura arte… Come si può conciliare una parte così estrosa di me con una mente tecnica, abituata a studiare statistica, economia?! E così, stupidamente, anni fa pensavo che queste due parti di me non potessero convivere insieme, che dovessi prendere una scelta. Ma l’esperienza insegna che in verità la creatività è un talento che arricchisce qualsiasi competenza, rende il lavoro di ogni giorno più originale, coinvolgente, stimolante…

Tozzetti alle nocciole con pezzetti di cioccolato serviti con zabaione

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Difficoltà: bassa

Tempo di preparazione e cottura: 20 minuti + 35 minuti

Ingredienti per i biscotti:

  • 600 g di farina
  • 400 g di zucchero
  • 4 uova intere + 1 tuorlo
  • 8 g di bicarbonato di ammoniaca (1/2 bustina)
  • 1 fiala di aroma di arancia
  • 100 g di cioccolato fondente
  • 125 g di nocciole intere (meglio se già tostate)

Ingredienti per lo zabaione (per 5 persone):

  • 4 uova
  • 80 g di zucchero
  • 50 ml di vino bianco liquoroso (tipo marsala)

Preparazione dei biscotti:

  1. Incominciate spezzettando grossolanamente il cioccolato e le nocciole. Preriscaldate il forno a 180 gradi.
  2. Se avete un’impastatrice (tipo kenwood o bimby) mettete i primi 5 ingredienti insieme ed impastate per 10 minuti, infine aggiungete cioccolato a pezzetti e le nocciole. Se invece procedete a mano, incominciate facendo su una spianatoia una fontana con la farina, al centro ponete le uova, poi lo zucchero, sbattete con una forchetta e piano piano aggiungete la farina prendendola dai lati. Poi un pizzico di sale, il bicarbonato e solo alla fine il cioccolato e le nocciole. Impastate fino a ottenere un panetto non troppo morbido.
  3. Nel frattempo il forno sarà arrivato a temperatura. Dividete la pasta in pezzetti e modellateli in filoncini, alti un cm e lunghi quanto la placca da forno. Sistemateli sulla placca foderata di carta da forno e fateli cuocere per circa 30 minuti.
  4. Toglieteli dal forno e con un coltello tagliate i filoncini in fette dello spessore di un centimetro. Rimettete i tozzetti in forno a biscottare per qualche minuto. Fateli raffreddare e riponeteli in una biscottiera a chiusura ermetica.

Preparazione dello zabaione:

  1. Dividete gli albumi dai tuorli. In un pentolino sbattete con delle fruste elettriche i tuorli con lo zucchero.
  2. Poggiate il pentolino con i tuorli su un’altra pentola piena d’acqua sul fuoco. Continuate a sbattere facendo attenzione che l’acqua della pentola non tocchi il fondo del pentolino e che non bolla.
  3. Quando i tuorli saranno belli gonfi e chiari, versate a filo il liquore e fate evaporare continuando a sbattere.
  4. Versate lo zabaione nei bicchierini e servite con i tozzetti.

domenica 27 gennaio 2013

Meringhe – ricetta classica e al cacao

Senza glutine e senza lattosio

Alla continua ricerca della felicità…in fondo è questa la mia vita. Recentemente ho letto un libro di Gramellini che mi ha fatto riflettere su quante volte nella vita ho preferito girare le spalle alla verità perché era troppo difficile affrontarla, perché avrebbe significato soffrire. Ma la verità prima o poi viene a galla, anche se proviamo a cacciarla con tutte le nostre forze. E così, mi sveglio un mattino e mi rendo conto che la mia vita non ha più senso, che sono diventata adulta troppo in fretta ed ho perso la capacità di sognare. Troppe delusioni che hanno reso ogni giorno così amaro…e allora aggiungo un po’ di dolcezza prendendomi cura di me e degli altri. Cosa preparo? Non ho molti ingredienti in casa, degli albumi nel congelatore, zucchero, e…basta. Perfetto, mi sa che preparerò le meringhe, magari al cacao, per darle un sapore più ricco.

Francesi, italiane e svizzere, sono tante le varianti. La meringa italiana la uso di solito per i semifreddi. Le classiche meringhe cotte al forno sono invece di origine francese. Due semplici ingredienti, albumi e zucchero. Nient’altro. Uno spettacolo! Gioisco mentre con la sac-à-poche formo le meringhe, le inforno e magia, una semplice spuma bianca diventa un dolce di un’incredibile bontà. Eppure molti asseriscono che siano difficili da preparare. Io invece li ritengo realizzabili da chiunque, bisogna solo stare molto attenti alla cottura. Mi piace utilizzare la meringa anche per decorare i dolci. Perché non ho mai pubblicato la ricetta? La verità è che finivano sempre così velocemente che non avevo il tempo di fotografarle e senza foto una food-blogger non pubblica nulla! Eh ma questa volta sono stata furba e ne ho nascoste una piccola manciata. Ed ecco a voi la mia ricetta stra-collaudata delle meringhe, nella versione classica e al cacao.

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Difficoltà: media

Tempo di preparazione: 15 minuti + 2 h di cottura

Ingredienti:

  • 300 g di albumi a temperatura ambiente
  • 300 g di zucchero a velo
  • 300 g di zucchero semolato
  • 1 cucchiaino di cremor di tartaro oppure 1 cucchiaio di succo di limone
  • Per la versione al cacao: 5 cucchiai di cacao amaro in polvere

Preparazione:

  1. Montate gli albumi con il succo di limone o il cremor di tartaro fino a far raddoppiare di volume e solo dopo aggiungete lentamente lo zucchero, prima quello a velo e poi quello semolato. L’importante è che lo zucchero si sia sciolto e gli albumi siano montati a neve ben ferma.
  2. Nella versione al cacao aggiungete solo alla fine il cacao in polvere facendo lenti movimenti dal basso verso l’alto.
  3. Con una sacca da pasticcere formate le meringhe su una teglia ricoperta con carta da forno. Le meringhe non si gonfiano potete quindi metterle ravvicinate.
  4. Infornate a 80 gradi centigradi per almeno due ore. In generale, non è possibile stimare perfettamente il tempo di cottura, le meringhe devono cuocere lentamente e a temperatura bassa poiché devono asciugarsi. Per le meringhe classiche la prova della riuscita perfetta è che il colore sia rimasto bianco.

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Raccomandazioni:

  • Pesate sempre gli albumi!
  • Non usate mai il sale!
  • Utilizzare una ciotola di vetro ben pulita.
  • Gli albumi devono essere separati perfettamente dai tuorli, un minimo residuo di rosso d’uovo compromette la montatura degli albumi.

Piccoli segreti per la riuscita perfetta:

  • Se avete un termometro alimentare riscaldate gli albumi fino a 40 gradi.
  • Usate le uova a temperatura ambiente. Potete utilizzare anche degli albumi che avrete congelato in precedenza. L’importante è che al momento dell’utilizzo siano a temperatura ambiente.
  • Durante la cottura vi consiglio di lasciare il forno socchiuso, io inserisco un cucchiaio di legno in modo che ci sia un’apertura di un centimetro. In questo modo non si formerà umidità, acerrima nemica delle meringhe.

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Ringrazio l’azienda VEGA che gentilmente mi ha inviato una campionatura di alcuni prodotti che ho utilizzato nelle mie foto. VEGA Forniture Alberghiere è il leader europeo del settore hotellerie ed offre un’ampia varietà di prodotti eleganti di altissima qualità!

giovedì 15 novembre 2012

Biscotti d’avena senza lattosio

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Mi lascio coccolare dal piacere di una cioccolata calda mentre provo a concentrarmi sui miei libri. Ma la mente vola libera e leggera, va lontano. Tutto il freddo svanisce e mi ritrovo sulla mia isola incantata, chiudo gli occhi e sento il suono delle onde del mare che accarezzano le mie caviglie. E il sole, così caldo anche d’inverno, mi riscalda il viso e l’anima. E respiro a pieni polmoni l’inebriante profumo di salsedine…Ma il sogno dura troppo poco, apro gli occhi ed è evaporato.

Ho proprio bisogno di prendermi cura di me per far sì che la tristezza non prenda il sopravvento. Afferro dal barattolo un biscotto ancora caldo e lo sgranocchio lentamente…Sting mi fa da sottofondo musicale. Mi stendo sul letto provando a capire come uscire da questo limbo.

Mi sento forte ma allo stesso tempo fragile. Sono arrabbiata con tutti, con il mondo intero! Non riesco a trovare una giustificazione plausibile a quanto mi è accaduto, e non riesco a provare il sentimento del perdono. Scusatemi, ma non sono perfetta e non ci riesco ancora. Ci ho provato ma i miei tentativi sono stati vani, per ora provo ancora tanta rabbia. Devo fare un po’ di pulizia nella mia vita, ci sono tante cose che vorrei sistemare ma non so ancora cosa voglio. E questo stato di incertezza mi mette paura.

Sono in attesa…

Con le mie paure

Con le mie speranze

Con l'ansia

Che imprigiona

I miei pensieri

E presto

Come il risvegliarsi

Da un sogno improvviso

Quel momento arriverà

(tratto da una poesia di Deborah Pozzoli)

E mentre aspetto, vi lascio questa ricetta americana. Sono gli Oatmeal cookies realizzati dalla mia amica Kathy, li adoro perché non sono troppo dolci e rimangono morbidi e fragranti per giorni. E’ stupefacente quanto possano essere buoni e allo stesso tempo senza lattosio!

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Difficoltà: bassa

Tempo di preparazione e cottura: 40 minuti

Ingredienti:

  • 2 ½ tazze di crusca d’avena
  • 1 ½ tazza di farina normale o mix di farine senza glutine
  • ½ tazza di farina di cocco
  • 1 tazza di zucchero semolato
  • 2 uova intere sbattute (a temperatura ambiente)
  • 1 tazza di olio di cocco solido oppure altro grasso vegetale (il cosiddetto shortening)
  • 4 cucchiai di latte di soia
  • 1 cucchiaino di bicarbonato di soda
  • 1 cucchiaino di vaniglia
  • 1 pizzico di sale

Preparazione:

  1. Preriscaldate il forno a 180°C. Sciogliete l’olio di cocco o altro grasso vegetale. Frullate la crusca d’avena grossolanamente.
  2. Poi dovete semplicemente mescolare tutti gli ingredienti insieme nell’ordine che vedete nella lista degli ingredienti. Formate i biscotti con le mani e poneteli su una teglia ricoperta con carta da forno. Infornate per circa 20 minuti o fino a quando non diventano leggermente dorati.

PS: le “tazze” americane sono da 230 ml.

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mercoledì 24 ottobre 2012

Pane alla zucca speziato - Pumpkin Spice Bread

Senza lattosio!

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Ascolto il suono che mi viene da dentro ed è pura musica…Questo periodo negli Stati Uniti si sta dimostrando impegnativo ma molto stimolante. E’ meraviglioso avere l’occasione di stare qui come visiting scholar. Mi sto godendo ogni singolo instante di questa esperienza. Parlo, vivo e condivido con persone di culture diverse. Respiro a pieni polmoni la sensazione di essere al centro del mondo. Mi sento animata da una forza straordinaria e qualsiasi ostacolo non mi impaurisce ma mi rafforza.

Quando mi sento in pace con me stessa e con il mondo si accende la mia creatività, vado oltre determinati schemi mentali. La cucina è una vera e propria Arte, come anche la fotografia: sono vicine alla pittura, alla scultura. Mi piace giocare con gli ingredienti, con gli abbinamenti e con i colori. Metto per una volta da parte il mio perfezionismo e trovo in ogni difetto la diversità e quindi quella che si può definire la vera creatività. Si perché chi dice cosa sia perfetto? A mio modesto parere questo dolce è perfetto perché: 1) fatto con amore 2) in un momento magico della mia vita 3) ce lo siamo spazzolato via in men che non si dica!

E’ forse l’entusiasmo della mia giovane età? Mi brillano gli occhi di gioia ogni qual volta imparo qualcosa di nuovo, mi eccito di fronte a ogni nuova scoperta, affronto ogni sfida con serenità e voglia di fare. No, non penso sia l’età, per fortuna nella mia vita ho incontrato una persona che ha quasi il doppio dei miei anni e brilla di luce propria, mi è bastato guardarlo un attimo negli occhi per rendermi subito conto dell’amore che mette in ciò che fa ogni giorno, ha un’energia che coinvolge e lo spinge ad andare aldilà di se stesso. E’ allora a lui che dedico questo dolce perché in questo momento difficile riesca a non perdere la passione e la motivazione che lo contraddistinguono e di cui io sono orgogliosa. Affinché continui, nonostante il buio, a brillare di luce propria…

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Difficoltà: bassa

Dosi per 2 forme di pane

Ingredienti:

  • 3 tazze di zucchero
  • 1 tazza di olio vegetale
  • 4 uova
  • 400 g di polpa di zucca
  • 3 ½ tazze di zucchero
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 cucchiaino di noce moscata macinata
  • ½ cucchiaino di lievito in polvere
  • ½ cucchiaino di chiodi di garofano macinati
  • ½ cucchiaino di pimento macinato (pepe giamaicano)
  • ½ tazza di acqua

Procedimento:

In una terrina unite zucchero, olio e le uova. Aggiungete la polpa di zucca e mescolate bene. A parte combinate la farina, il bicarbonato, il lievito, il sale e le spezie. Aggiungete all’impasto di zucca alternando con l’acqua e mescolando bene dopo ogni aggiunta.

Versate il composto in due forme da plum-cake e cuocete a 180°C per un’ora (controllate la cottura con uno stuzzicadenti). Fate raffreddare per 10 minuti nel forno e poi ponete su una griglia per far raffreddare completamente.

English Version: Pumkin Spice Bread

Lactose-free

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Difficulty level: low

Ingredients for 2 loaf pans

  • 3 cups sugar
  • 1 cup vegetable oil
  • 4 eggs
  • 1 can (15 ounces) solid-pack pumpkin
  • 3-1/2 cups all-purpose flour
  • 1 teaspoon baking soda
  • 1 teaspoon salt
  • 1 teaspoon ground cinnamon
  • 1 teaspoon ground nutmeg
  • ½ tsp baking powder
  • ½ tsp ground cloves
  • ½ tsp ground allspice
  • ½ cup water

Directions:

  1. In a large bowl combine the sugar, oil and eggs. Add pumpkin and mix well. Combine the flour, baking soda, salt, cinnamon, nutmeg, baking powder, cloves, allspice; Add to the pumkin mixture alternately with water, beating well after each addiction.
  2. Pour into two greased 9-inch x 5-in. x 3-in. loaf pans. Bake at 350° for 60 minutes or until toothpick inserted near the center comes out clean. Cool for 10 minutes before removing from pans to wire racks to cool completely.

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sabato 5 novembre 2011

Torta di Carote e Nocciole

(senza lattosio)

Torta-carote-e-nocciole

Nella vita non ho fatto altro che correre con il terrore di perder tempo, provando spesso un senso di inadeguatezza. E’ la società d’oggi che ci impone dei ritmi spesso insostenibili o sono io? Perché non riesco a godere del “dolce far niente”? E’ un peccato perché se mi fermassi un attimo riuscirei a guardarmi indietro e a rendermi conto di tutti i traguardi raggiunti.

Ho l’impressione che oggigiorno, nonostante la qualità della vita sia migliorata, le persone siano mediamente infelici e insoddisfatte. Cosa ci è successo? Se c’è una cosa che ho capito è che la felicità non va ricercata, sta dentro di noi, è indipendente dal mondo esterno, è una scelta quotidiana libera dalle situazioni contingenti. Legare poi la felicità alle gratificazioni materiali è rischioso, può portare a delusione, frustrazione. Imparare ad apprezzare le piccole cose di tutti i giorni, il semplice stare insieme ad altre persone, il riuscire a strappare un sorriso ad una persona cara…Saranno luoghi comuni, ma non è forse questo il segreto per vivere bene?

Eppure, anche io sono fondamentalmente incapace di godere, anche solo per un po', di quello che ho ottenuto. Vivo in constante tensione verso ciò che non ho ancora realizzato e una volta raggiunta la meta tanto agognata mi proietto verso nuovi obiettivi. Pregio o difetto? In parte penso sia una qualità perché i desideri danno una ragione per vivere ma portato all’eccesso diventa limitante, si perdono molte opportunità di esser felici.

Riuscirò a cambiare? Non posso saperlo ma credo di essere ad un buon punto di partenza, ho la consapevolezza di voler vivere e non soltanto esistere. Oggi posso dire che nel mio percorso di crescita personale ho imparato a non complicarmi la vita e a provare gioia anche soltanto nello sforzo di scalare la montagna e non soltanto una volta raggiunta la vetta. Ma c’è ancora margine di miglioramento!

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Provare amore ma soprattutto condividerlo con gli altri è sicuramente una delle mie chiavi della felicità e la torta che vi presento oggi è stata creata con il cuore. Ho spesso abbinato le carote con le mandorle ma vi assicuro che anche l’unione con le nocciole è eccezionale! E’ una torta povera di grassi, senza burro, soffice e morbida. Io l’ho gustata con un’ottima tazza di cioccolata calda alle nocciole, un omaggio della società Antonelli. Un po’ di tempo fa mi hanno inviato un campione gratuito delle loro cioccolate in dieci gusti diversi (classica, bianca, fondente, gianduia, amaretto, nocciola, caffè ginseng, banana, arancia e cannella e infine cocco). Tra le diverse cioccolate che ho avuto modo di provare devo dire che questa dell’Antonelli è tra le mie preferite, intensa, morbida ed avvolgente…un’esperienza imperdibile per i palati più golosi.

Difficoltà: media

Dosi per 12 persone

Ingredienti:

  • 250 g di carote
  • 250 g di nocciole tostate
  • 160 g di farina 00
  • 250 g di zucchero
  • 5 uova
  • 1 bustina di lievito
  • Un pizzico di sale

Attrezzatura:

  • fruste elettriche
  • grattugia
  • tortiera di 26 cm di diametro

Preparazione:

  1. Preriscaldate il forno (ventilato ma io ho usato lo statico e va anche bene) a 180 °C.
  2. Tritate le nocciole finemente. Pulite le carote, lavatele, asciugatele per bene e grattugiatele.
  3. Sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e spumosa. Aggiungete le carote e le nocciole, mescolate con un cucchiaio.
  4. Aggiungete poi la farina setacciata con il lievito ed un pizzico di sale.
  5. Infine montate gli albumi a neve ben ferma e uniteli delicatamente al composto facendo dei movimenti dal basso verso l’alto in modo da non smontarli.
  6. Versate il composto in una tortiera e infornate per circa 40 minuti (verificate la cottura con uno stuzzicadenti, se è asciutto la torta è pronta).

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venerdì 29 ottobre 2010

Le Camille da 110 e Lode

Carrot Cupcakes (Scroll down for English Version)

Con l’animo leggero scrivo questo post, lo scorso venerdì finalmente ho discusso la mia tesi e mi sono laureata in Marketing e Qualità. Ovviamente mi sento soddisfatta, felice, entusiasta, ma sono anche convinta che sentirò la mancanza dell’Università, sono stati 5 anni impegnativi per me ma ricchi di bei ricordi.

Il giorno della discussione oltre ad esserci la mia famiglia è venuta anche una mia cara amica ischitana che studia a Cesena. E’ attraverso i suoi occhi che vi racconto la storia di queste tortine di carote senza glutine e lattosio, perfette perché dietetiche ma dal sapore eccezionale, insomma delle Camille da 110 e lode! ;D

Elly

Domenica 24 ottobre 2010

Domenica, una domenica come tante, se non fosse che stamane mi sono svegliata in una provvisoria stanzetta d’albergo….e dove, poi! Eccomi qua, in una assolata e calda mattina di Viterbo, reduce da 3 giorni di sbattimenti per festeggiare la mia amica “pasticciona”.

Non ho proprio voglia di alzarmi, ma mi tocca…e allora cominciamo questa giornata. Rifaccio la valigia e mi preparo…borsa, cappotto, chiavi….andiamo! DRIIIIN! Sul campanello di casa ci sono due cognomi…l’altra volta non c’era nemmeno questa piccola etichetta!!

«Chi è?» «Chiara, apri!» «Sali, sali!» Pant, pant….3° piano senza ascensore…la valigia è piccola ma ho ugualmente il fiatone…«Eccomi!»… «Fai piano…Stefano dorme ancora!»

Eccomi qua, con la mia amica da 110 e lode a chiacchierare del più e del meno nella sua piccola cucina abitabile dai mille segreti culinari…un occhio alla posta, controllo l’orario del treno e mi fermo su questa sediolina a guardare Elsa che si agita senza un motivo apparente…senza dubbio sta già pensando a cosa cucinare per pranzo…e infatti un secondo dopo la sento dire «Cosa cucino per pranzo??» Nel frattempo arriva Stefano, che di questa domanda non è mai stufo, peccato che con gli occhi chiusi non realizza ancora e quindi lascia il campo alle due pazze di Ischia, che continuano a parlare come delle mitragliette!

Dopo un po’ arrivano Roberto e Ilaria, che però si fermano per poco, così noi ritorniamo ai nostri dilemmi! Dal ripiano della cucina ci guarda severo il nuovo Kenwood Cooking Chef, regalo di mamma e papà per la laurea, faticosamente raggiunta. Ci ispira cose buone e sono io ad esprimere il desiderio «Prepariamo qualcosa di buono???» Vedo un luccichio…no, non è un lampo di luce, sono gli occhi di Elsa, che comincia a snocciolare nomi e ad aprire libri…«Facciamo questo? No, ci vuole troppo tempo, uff…allora quest’altra…».

Beh, a conclusione della mattina mi trovo nell’unico minimarket aperto in centro a comprare mandorle e carote….Vediamo questo esperimento se è riuscito…

Buon pasticcio, dall’amica ischitana della cuocarina pasticciona! ;)

Kiara

Le Camille da 110 e lode (senza glutine e lattosio)

Dosi per 12 camille

Ingredienti:

  • 100 g mandorle tritate
  • 80 g amido di mais (maizena)
  • 50 g farina di mais tipo fumetto (farina gialla)
  • 150 g carote grattugiate
  • 150 g zucchero
  • 3 cucchiai di olio di semi
  • 2 uova medie
  • 8 g lievito in polvere (1/2 bustina)
  • Un pizzico di sale

Preparazione:

  1. Preriscaldate il forno a 180 °C.
  2. Separate i tuorli dagli albumi. Montate gli albumi a neve ben ferma. Metteteli da parte.
  3. Sbattete i tuorli con lo zucchero per 5 minuti (deve venire una crema quasi bianca). Aggiungete l’olio, le carote e un pizzico di sale, mescolate con un cucchiaio. Setacciate con cura la farina di mais, l’amido di mais con il lievito e versate in tre volte nel composto.
  4. Unite con un cucchiaio o una spatola le mandorle tritate e infine aggiungete ¼ degli albumi montati e poi il restante.
  5. Versate il composto nei pirottini di carta e infornate per 25 minuti circa, spegnete il forno e dopo 10 minuti posate le tortine su una gratella per farle raffreddare completamente.

Per i celiaci: per una maggiore sicurezza confrontate le marche permesse nel Prontuario dei prodotti senza glutine.

English version

Carrot Cupcakes (gluten-free and milk-free) 

Serves 10-12

Ingredients:

  • 100 g/ 3.5 oz/ ½ cup blanched almonds, chopped
  • 80 g/ 2.8 oz ½ cup corn flour (cornstarch)
  • 50 g/ 1.7 oz cornmeal
  • 150 g/ 5.3 oz grated carrots
  • 150 g/ 5.3 oz/ ¾ cup sugar
  • 3 tbsp oil
  • 2 eggs (medium size)
  • 8 g/ 2 tsp Baking powder
  • A pinch of salt

Directions:

  1. Preheat oven to 180° C/ 350 °F/ Gas 4.
  2. Beat egg whites in large bowl with electric mixer on high speed until stiff peaks form; set aside.
  3. Whisk the egg yolks with the sugar in a mixing bowl until thick and creamy, then fold in the oil, the grated carrots and a pinch of salt. In an other bowl, sift together the corn flour, cornmeal and the baking powder. Fold into the mixture in three batches.
  4. With a spoon or a rubber spatula, fold in the chopped almonds and stir 1/4 of the whites into the batter, then fold in the rest.
  5. Spoon the mixture in to the paper cups almost to the top. Bake for about 25 minutes. Leave to stand for about 10 minutes before transferring to a wire rack to cool completely.

mercoledì 18 agosto 2010

Banana Muffins (gluten–free)

Scroll down for English Version

Chi dice che i Muffin non possano essere buoni anche senza glutine? E se fossero anche senza lattosio? Pensereste che è impossibile e che stia dando i numeri? Invece no, sono sanissima di mente e oggi condivido con voi la mia ricetta per dei muffin adatti a tutti, anche per gli intolleranti al glutine e/o al lattosio, ve la consiglio caldamente!

I Muffins sono dei pasticcini di origine inglese il cui nome probabilmente deriva dal francese moufflet, che riferito al pane significa “soffice” . Ci sono due tipologie di muffin, quelli inglesi e i muffin americani, io prediligo quelli americani. Gli American-style muffins  vengono ricompresi spesso nella categoria quick bread; questi “piccoli panini” possono essere sia dolci sia salati e sebbene tradizionalmente si servivano a colazione o durante il tea time, oggi si gustano anche a pranzo e a cena. La loro popolarità è aumentata negli ultimi anni in Europa, grazie anche alla loro vendita in catene come Starbucks e McDonald’s. Gli americani hanno apportato delle modifiche ai muffin inglesi: prima di tutto hanno sostituito il lievito di birra con il lievito chimico in polvere, poi hanno aggiunto più grassi e zuccheri in modo da avere dei pasticcini più saporiti dei loro cugini inglesi. Nonostante ciò gli American Muffins rimangono meno dolci e più secchi delle altrettanto famose Cupcakes e si presentano senza glassa o copertura.

Non tutti sanno che i muffin possono esser fatti con una infinità di farine. Anche se in commercio si trovano dei mix di farine senza glutine già pronte, per la realizzazione di questi muffin ho pensato di usare delle farine naturalmente senza glutine, meno costose e disponibili in qualsiasi supermercato: la farina si mais (farina di colore giallo che deriva dalla macinazione del mais e che viene comunemente utilizzata per la polenta) mescolata con la fecola di patate. Ciò che desideravo creare era una ricetta per la mia amica Laura che è allergica al glutine e al lattosio, ho provato diverse combinazioni e finalmente ho ottenuto una ricetta perfetta.

La ricetta che vi propongo oggi è una ricetta base, certamente voi potete aggiungere tutti gli ingredienti che preferite come farina di cocco, gocce di cioccolato, frutti di bosco, ecc. Io li preferisco semplici, ho solo aggiunto delle banane schiacciate. L’unico accorgimento  è quello di non mescolare troppo a lungo gli ingredienti, altrimenti si corre il rischio che non crescano e risultino gommosi.

Se non li mangiate subito li potete conservare nei contenitori ermetici oppure congelarli. Una volta scongelati li passate per qualche minuto nel forno caldo, vi sembrerà di gustare dei muffins appena sfornati!

Dosi per 12 muffin

Ingredienti secchi:

  • 150 g Farina di mais (farina gialla per polenta)
  • 80 g Fecola di patate
  • 100 g Zucchero
  • 8 g Lievito in polvere (1/2 bustina)
  • un pizzico di sale

Ingredienti umidi:

  • 150 g Banane mature (schiacciate)
  • 6 cucchiai di Olio di semi di arachidi o 100 g di burro fuso (per chi non è intollerante al lattosio)
  • 2 Uova

Preparazione:

  1. Preriscaldate il forno a 180 °C. In una terrina combinate gli ingredienti secchi e mettete da parte.
  2. In una terrina separata mescolate gli ingredienti umidi e uniteli velocemente agli ingredienti secchi. Il segreto per ottenere ottimi muffin è quello di non lavorare troppo l’impasto e di infornarli immediatamente.
  3. Riempite gli stampini per i muffin e infornate per circa 20 minuti o fino a quando non diventano dorati.

Spunti e Suggerimenti: non vi consiglio l’uso della margarina al posto del burro, se non gradite l’olio potete utilizzare 100 g di Margarina non idrogenata (non è dannosa come quella idrogenata che contiene grassi trans).

English version

These muffins are easy to make and taste really good. This recipe is milk-free and gluten-free, I would highly recommend trying it!

Muffins are of English origin, probably their name comes from the French word 'moufflet', meaning a soft bread. There are two types of muffins, the so-called English Muffin and the American muffin. The muffins I tend to eat most are the American style. The American-style muffin   is very different from the traditional English muffin . American style muffins are “quick breads” made with no yeast but leavened with baking powder or baking soda. Americans  add also more sugar and butter to give the muffins  a richer flavor. Muffins can be sweet or salty and, though they were once considered breakfast or tea fare, are now also served with lunch and dinner.

Muffins can be made with a variety of flours, for this recipe I have used maize flour and potato flour. I wanted to create a recipe that would taste great for my friend Laura, who is gluten and lactose allergic. My goal is to make GF food that tastes good, so I have tried out a few combination and finally gotten down the perfect recipe for muffins. I used butter but you can replace it with vegetable oil, if you want to make this dairy-free.

This is a very basic recipe for gluten-free muffins. Of course you can add shredded coconut to them, berries, chocolate chips, etc. I like mine just plain, I’ ve only added a bit of mashed banana to them. The secret of making successful muffins is not to over-mix the muffin batter, if you do this your muffins will not rise and will become very stringy.

To store your leftover muffins put them into a container or freeze them to enjoy a yummy muffin anytime!

Makes 12 muffins

Dry ingredients:

  • 150 g/ 5.3 oz Maize flour coarse or fine also called corn flour
  • 80 g/ 2.8 oz Potato flour
  • 100 g/ 3.5 oz Sugar
  • 8 g/ 2 tsp Baking powder
  • a pinch of salt

Wet ingredients:

  • 150 g/ about 2 smashed ripe Bananas
  • 90 ml/ 6 tbsp peanut Oil or 100 g/ 3.5 oz Unsalted Butter, melted ( for non-lactose intolerant)
  • 2 eggs

Method:

  1. Preheat oven to 180 °C/ 350 °F. Combine the dry ingredients in a separate bowl.
  2. Mix the rest of the wet ingredients together in a separate bowl and then mix them together with the dry ingredients. Be careful so that you don’t over mix which will result in not so good muffins.
  3. Divide batter evenly among muffin cups. Bake for 20 minutes or until golden brown and firm.

TIP: If you don't like the taste of oil consider using margarine with no trans fat.

HAPPY BAKING!

martedì 13 aprile 2010

Pan di Spagna al limone

Eppure dovrebbe essere Primavera, ma il sole è nascosto da una moltitudine di nuvole grigie e il cielo sembra stia per incominciare a versare le prime lacrime…

Brr…sento un brivido di freddo, mi riscaldo con una tazza fumante di caffè-latte. Incomincia questa giornata, una come tante. Guardo l’agenda ricca di impegni e invece di sentire il peso di una vita ricca di incombenze sorrido e rifletto su tutte le meraviglie che mi circondano, con gli occhi sognanti e pieni di incanto.

Vi lascio con una ricetta che mi ricorda la mia isola verde, un pan di spagna dal delicato sapore di limone…

Dosi per 2 dischi di PdS

Ingredienti:

  • 500 g di uova
  • 300 g di farina
  • 100 g di fecola di patate
  • 350 g di zucchero
  • 2 cucchiai di limoncello
  • scorza limone

Tortiera di 28 cm di diametro

Preparazione:

  1. Preriscaldate il forno a 175 ° ventilato.
  2. Lavorate i tuorli con 300 g di zucchero. Aggiungete poi la farina setacciata, il limoncello, la scorza del limone grattugiata e montate il composto per almeno 10 minuti.
  3. Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale ed a metà lavorazione aggiungete gradualmente lo zucchero rimanente (50g).
  4. Aggiungete gli albumi montati al composto precedente con movimenti delicati dall’alto verso il basso per non farli smontare.
  5. Versate il composto in una tortiera imburrata e infarina per circa 30 minuti, fino a quando il pan di spagna è sodo al tatto.
  6. Lasciatelo intiepidire nel forno per 5 minuti e poi fatelo raffreddare capovolto si una gratella.

martedì 26 gennaio 2010

Biscotti di mandorle e arancia

La mia versione dei Roccocò

Questi biscotti sanno di tradizione, di  antichi sapori…mi ricordano la mia Ischia, con le sue infinite prelibatezze. La preparazione dei Roccocò risale al 1300. L’assenza di uova e burro li rende particolarmente duri ma per questo motivo si conservano per moltissimo tempo. Per ammorbidirli sono bagnati nel vermouth,  nello spumante, nel vino bianco o nel marsala. Oggi sono diventati dei biscotti tipici natalizi, li potete trovare in qualsiasi pasticceria o forno in Campania. Per la loro leggerezza e bontà io li preparo tutto l’anno, Steve li adora e li reclama spesso. :)

Chi mi conosce sa che in ogni dolce che preparo c’è qualcosa di me. Lo scorso anno vi ho proposto questa ricetta dei Roccocò. Quest’anno invece ero alla ricerca di un roccocò più morbido ma allo stesso tempo croccante e dall’intenso profumo d’arancia… 

La versione che vi propongo oggi è davvero speciale!

Ingredienti:

  • 500 g di farina
  • 450 g di zucchero
  • 250 g di mandorle
  • 200 ml di acqua tiepida 
  • 1 cucchiaino di bicarbonato per pasticceria
  • 1 fiala di aroma di arancia
  • buccia grattugiata di tre arance

Preparazione:

  1. Tostate metà delle mandorle nel forno a 180 °C. Tritate la restante metà.
  2. Versate la farina a fontana sulla spianatoia ed aggiungete al centro tutti gli ingredienti, incluse le mandorle tritate e intere. Versate l’acqua tiepida e impastate fino a ad ottenere un impasto sodo*.
  3. Lasciate riposare l'impasto per 30 minuti (meglio se per una notte).
  4. Nel frattempo accendete il forno a 190 °C. Ricavate dall'impasto due filoncini e sistemateli su di una teglia foderata di carta da forno. Se volete potete lucidarli con un rosso d'uovo. Cuocete per circa  30-40 minuti.
  5. Toglieteli dal forno (senza spegnerlo) e con un coltello tagliate i filoncini in fette diagonali dello spessore di  1-2 cm. Rimetteteli in forno a biscottare fino a quando non saranno ben cotti all’interno. Fateli raffreddare e riponeteli in una biscottiera a chiusura ermetica.

*La quantità dell’acqua dipende dalla temperatura e dall’umidità, quindi vi consiglio di regolarvi a occhio.